Con l’espulsione dei 5 Consiglieri del Carroccio colpevoli di essersi dimessi e di aver chiuso l’esperienza della Giunta del Sindaco Igino Fabbian, la Lega Nord per bocca del suo Segretario Provinciale Toni Da Re prende di fatto posizione sulla vicenda dei contestati impianti a biomasse a Borso del Grappa.
Dopo tutte le parole spese in favore del territorio, si sta dalla parte di chi ha avuto una posizione discutibile su tutta la vicenda, il Sindaco ed i suoi fedelissimi, invece di sostenere chi ha cercato di farsi interprete delle ragioni della popolazione.
L’unica logica che appare è quella della volontà di difendere ad ogni costo le poltrone conquistate dalla Lega Nord e peggio per chi non è d’accordo, il buongoverno evidentemente non interessa a Da Re.
Credo che a Borso del Grappa si sarebbe compreso meglio la messa da parte del signor Fabbian, ma evidentemente, con buona pace di chi ancora pensa che la Lega Nord sia un partito per il cambiamento e non un poltronificio interessato al rapporto con affaristi e poteri forti, la strada scelta è quella del “meglio avere torto dentro al Partito che avere ragione fuori dal Partito”.
Stefano Dall’Agata
Capogruppo Sinistra Ecologia Libertà
Provincia di Treviso