Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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Biomasse: Soddisfazione e festa a Borso

Dopo una lotta durata mesi, e dopo la recente decisione del TAR del Veneto che ha sospeso l’applicazione delle DIA presentate, l’Amministrazione comunale di Borso fa marcia indietro sugli impianti di biomasse e accoglie le richieste delle opposizioni e dei cittadini.

Importanti le prese di posizione del Comune di San Zenone e della Provincia di Treviso con il conseguente isolamento della posizioni ambigue espresse dalla Giunta di Borso del Grappa, altrettanto importante l’impegno del Comitato Oasi di San Daniele, che ha saputo informare e mobilitare i cittadini.

Auspico che ora la Regione Veneto cominci a dotarsi di un Piano Energetico regionale e cominci a dare un po’ di ordine e supporto a tutto il settore delle energie da fonti rinnovabili, in modo da favorire gli investimenti seri e da scoraggiare eventuali eco-furbi.

Stefano Dall’Agata

Capogruppo Sinistra Ecologia Libertà

Provincia di Treviso

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Comunicato Comitato Oasi

Oasi di San Daniele

ENNESIMO SCHIAFFO AL COMITATO OASI E AI CITTADINI !!

ORMAI LA FRATTURA TRA I CITTADINI E AMMINISTRATORI E’ INSANABILE DOPO IL

TEATRINO DELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DI VENERDI’ 2 LUGLIO, CHE ANCORA UNA VOLTA,

NULLA HA DECISO.

QUESTA MANCANZA DI RISPETTO ISTITUZIONALE NEI CONFRONTI DELLA NOSTRA

GENTE MERITA UNA RISPOSTA IMMEDIATA E DECISA !!

PER QUESTO IL COMITATO OASI INVITA TUTTI I CITTADINI

ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DAVANTI AL MUNICIPIO DI BORSO

SABATO 10 LUGLIO ALLE ORE 10,30

VI ASPETTIAMO NUMEROSI

PRENDI IN MANO IL TUO FUTURO !!!

COMITATO OASI

oasisandaniele@yahoo.it

Foto del comizio spontaneo post consiglio di venerdi 2 luglio 2010


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Biomasse a Borso, giunta a rischio

Segnalo l’articolo di oggi da la Tribuna di oggi, le minoranze hanno chiesto al Prefetto di far convocare il Consiglio Comunale, visto che l’Amministrazione Fabbian non ha trovato il tempo di farlo.

LA TRIBUNA DI TREVISO
di (Massimo Guerretta)

BORSO. L’impianto a biomasse rischia di incenerire la giunta Fabbian. Nonostante l’opposizione abbia chiesto formalmente la convocazione del consiglio, la giunta ha lasciato trascorrere il limite massimo di 20 giorni. Il sindaco è finito in fuorigioco e toccherà al prefetto Vincenzo Capocelli arbitrare la partita: le minoranze hanno chiesto una convocazione d’ufficio.  La vicenda dell’impianto di biomasse che dovrebbe sorgere a Sant’Eulalia è riuscita a unire i due gruppi d’opposizione (Borso Viva e Insieme si cresce), gruppi trasversali che fanno riferimento al centrodestra. Chiedono un regolamento per questa tipologia di impianti. Così il 24 maggio hanno protocollato in municipio la richiesta di convocazione del consiglio comunale. Ma, passati i 20 giorni di legge, non si è ancora mosso nulla. Così il capogruppo Flavio Dall’Agnol ha scritto al prefetto Vittorio Capocelli denunciando un problema «che limita, se non priva, la democratica partecipazione alla vita amministrativa pubblica». Le minoranze vogliono la discussione pubblica per «modificare con il supporto di un legale esperto in materia, il regolamento edilizio e le relative norme di attuazione affinché nel territorio comunale sia ammessa l’installazione di impianti alimentati da biomasse rientranti nella cosiddetta filiera corta», come si legge nella richiesta. «Ora il prefetto deve richiamare il sindaco o delegare un commissario per la convocazione del consiglio – spiega Dall’Agnol – la giunta di Igino Fabbian non vuole il confronto pubblico sul tema, ma non possiamo più aspettare. Non vogliamo che arrivino oli di palma e di colza, non ne conosceremo la provenienza. E i cittadini la pensano come noi». E i rumors sostengono che anche nella maggioranza ci sia chi sostiene la via della filiera corta, diventata però bandiera delle minoranze.


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Oasi in Festa

“Giornata per la salvaguardia del nostro territorio pedemontano, aperta a bambini, famiglie, anziani, con visite guidate, laboratori creativi, attività didattiche”

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30 maggio 2010

Ore 6,30 –Suggestiva passeggiata guidata “Suoni e animali dell’Oasi”
(è gradita la prenotazione al 347-5693347)

Ore 10,00 – Partenza visite all’Oasi accompagnate da esperti (biologo, ornitologo ed entomologo) che si ripeteranno durante la giornata
– allestimento campo Medioevale
– laboratorio con materiali naturali

Ore 11,00 – Partenza giro panoramico mattutino in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”
(per chi non fosse fornito di bicicletta ne troverà disponibili sul posto)

Ore 11.30 – apertura ufficiale della giornata “OASINFESTA” con saluto delle autorità

Ore 12,30 – “Suoni, suggestioni, armonie” dell’Oasi

Ore 13,00 – Pic-Nic all’aperto (al sacco o con possibilità di acquisto presso lo stand degli Alpini)

Ore 14.30 – Laboratori ed attività per bambini e adulti:
– costruiamo un erbario
– costruiamo con materiale da riciclo
– il mondo delle Api
– arrampicata sugli alberi
– percorso vita

Ore 15,00 – Incontro storico medioevale tra Ezzelino III (Centro Studi Ezzelino da Romano – Contrà Castello) con il Fratello Alberico (Academia Sodalitas Ecelinorum) e la popolazione di Romano e San Zenone

Ore 16,00 – partenza giro pomeridiano in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”

Ore 17,00 – spuntino offerto dal “Comitato Oasi”

Ore 18,00 – ultimo giro in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”

In caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata alla Domenica successiva 06.06.2010

FACCIAMO LA MOSSA GIUSTA: SE PUOI RAGGIUNGI IL POSTO CON MEZZI NON MOTORIZZATI!!

Con la partecipazione di: Comitato Oasi, Associazione Sentieri Natura, A.N.A. di Liedolo, Gruppo Protezione Civile di San Zenone, Gruppo Mamme di Liedolo, Gruppo GAS di Asolo, Associazione Apicoltori del Grappa, Academia Sodalitas Ecelinorum, Lega Ambiente di Sernaglia della Battaglia, Associazione Volley Mussolente, Cicli Premier, Consorzio Vivere il Grappa, Cooperativa Adelante, Libreria Massaro, Tipolitografia Battagin, Comunità Montana del Grappa, Caseificio Montegrappa.
Gli esperti: Botanico Bruno Martino, dott.ssa Patrizia Ianne, Prof. Stefano Tasca, P.A. Fabio Danzi, Prof. Stefano Farronato e molte altre persone che, a titolo volontario hanno dato il loro contributo.


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Biomasse a Borso: la Lega svela la sua vera faccia

Sulla proposta del Gruppo Borso Viva, che chiedeva un preciso impegno del Comune di Borso del Grappa per fermare i sedicenti impianti a biomasse che potrebbero sorgere nel territorio, la Lega Nord che amministra il Comune ha scelto la strada di scaricare ogni responsabilità in Regione e di lavarsene le mani.

Non è dato di sapere quali accordi l’amministrazione di Borso abbia con i proponenti i 4 impianti (container contenenti gruppi elettrogeni diesel) spacciati per cogeneratori a biomasse e previsti a ridosso dell’Oasi di San Daniele.

È dato invece di sapere quanta arroganza sia stata usata nei confronti dei cittadini e delle cittadine che si sono mobilitati per chiedere trasparenza a salvaguardare il territorio; nell’incontro pubblico di venerdì 30 aprile 2010 sono state denunciate pubblicamente le intimidazioni e le calunnie: contro i cittadini che osavano raccogliere firme e contro il comitato accusato di manipolazione della cittadinanza.

Non ho timore di dichiarare assurda la risposta tecnica che l’Amministrazione ha dato per iscritto alla mozione di Borso Viva,  a partire dal fatto che si cita una bozza di proposta del Ministro per lo Sviluppo Economico (un certo Scajola tra l’altro), che in quanto bozza è priva di valore legale, e che entrando nel merito appare di dubbia costituzionalità in quanto nega la possibilità di pianificazione territoriale a Regioni ed Enti Locali.

Rilevo poi che chi urla Roma ladrona e via da Roma non ha alcun pudore a farsi scudo di direttive romane assolutamente centraliste e non federaliste.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Consigliere Provincia di Treviso

dal blog di Borso Viva:

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LE BIOMASSE INCENDIANO GLI ANIMI AL CONSIGLIO COMUNALE DI BORSO DEL GRAPPA

Una seduta tesa quanto quella del 5 maggio scorso a Borso del Grappa non s’era mai vista. Alla presenza di un pubblico numeroso e partecipe sono stati discussi due emendamenti inerenti la questione degli impianti di cogenerazione a biomasse.
I recenti avvenimenti che hanno interessato Borso del Grappa ed i comuni della Pedemontana dimostrano l’urgenza dell’azione legislativa in quest’ambito, motivata anche dall’assenza di un piano energetico regionale che disciplini la materia.
L’emendamento presentato dalla maggioranza propone di demandare alla Regione il compito di prendere provvedimenti in merito. Si chiede, in sintesi, che la Regione Veneto indichi il Comune di Borso del Grappa e la Pedemontana del Grappa quale area non idonea per la realizzazione di impianti di cogenerazione, senza distinguere tra loro i biocarburanti, vietando anche quelli a basso impatto ambientale.
La lista d’opposizione Borso Viva con Zordan, invece, ha proposto un emendamento che chiede un’azione legislativa immediata da parte del Comune stesso. Lo scopo è permettere l’installazione di soli impianti alimentati da biomasse a filiera corta, ovvero prodotte nel raggio di 70 chilometri. Si tratta principalmente di cippato, cascame di legno e prodotti di scarto agricoli. (Si veda, in merito, il Decreto Interministeriale – Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico – pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 5 maggio 2010). Allo stesso tempo si sollecita il coinvolgimento di Regione Veneto e Provincia di Treviso per impedire definitivamente la realizzazione degli impianti di cogenerazione ad olio di palma (o simili), i cui progetti erano stati avanzati in Comune e la cui realizzazione è ora sospesa per l’intervento della Provincia.
La maggioranza non soltanto ha presentato un emendamento con il quale ha cercato di allontanare da sé la responsabilità di prendere decisioni in merito. Ha anche evitato di assumere una posizione definitiva, chiedendo ulteriore tempo per analizzare la situazione. Ha posticipato così la questione ad un successivo consiglio (la cui data non è stata specificata) suscitando il malumore del pubblico che ha abbandonato la sala in segno di protesta. Continua a leggere


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Oasi San Daniele 5

Stasera alle 21.00 alla palestra comunale di Borso del Grappa il Comitato Oasi incontra i cittadini e le Amministrazioni per ribadire la sua posizione di contrarietà alle centrali a olio combustibile nel territorio della Pedemontana (a me gli impianti proposti sembrano più dei gruppi elettrogeni che cogeneratori n.d.r.), e per lanciare un patto per la Pedemontana.

Per il volantino:

volantino oasi 30_04_10


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Oasi San Daniele 4

Desidero precisare in merito alle affermazioni del signor Igino Fabbian, Sindaco di Borso del Grappa.

Trovo scorretto dire che l’Amministrazione di Borso abbia subito adottato provvedimento di sospensione delle DIA per gli impianti a biomasse, quando a ripetute prese di posizione del comitato e dei cittadini da parte del Comune vi è sempre stato un silenzio “assordante”.
La verità è che dopo che il Comitato ha messo a conoscenza della questione tutti i Consiglieri provinciali, in data 16 marzo 2010 ho presentato un’interrogazione presso l’Ente Provincia di Treviso. In seguito alla stessa gli Uffici dell’Ente Provincia di Treviso hanno chiesto la documentazione relativa al Comune di Borso, ed una volta acquisita hanno espresso un Parere, firmato dal’Architetto Parodi, con la richiesta di sospensione delle DIA in quanto gli impianti sarebbero collocati in un corridoio ecologico, ricadendo quindi nelle Prescrizioni del PTCP.
Prendo comunque atto di quella che è una evidentemente recente volontà dell’Amministrazione di Borso, arrivata ben dopo quella delle Amministrazioni di San Zenone degli Ezzelini e di Mussolente, i cui rappresentanti da almeno due settimane hanno preso posizione contro gli impianti.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà
Consigliere Provincia di Treviso Continua a leggere


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Oasi di San Daniele 3

Questa sera alla II Commissione urbanistica del Consiglio Provinciale di Treviso l’Assessore Conte ha messo a conoscenza la Commissione del fatto che in seguito a mia interrogazione del 16 marzo 2009 gli uffici hanno chiesto al Comune di Borso i documenti relativi alle DIA per gli impianti a biomasse, uffici che poi hanno fornito un parere, a firma dell’Arch. Parodi, che stabilisce “che ogni determinazione sugli interventi oggetto di DIA va sospesa in attesa dell’entrata in vigore del PTCP”.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Consigliere Provincia di Treviso

Risposta Interrogazione fronte

Risposta Interrogazione retro

allegato alla risposta all’interrogazione Cons. Dall’Agata


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Oasi di San Daniele 2

di Gianluigi Salvador

Referente energia e rifiuti WWF Veneto e membro MDF (Movimento per la Decrescita Felice)

Fa bene il Comitato No Biomasse nell’Oasi a preoccuparsi della centrale a biomassa da 13 Mw a olio di palma (inquinamento importato) perché comunque respirerà i fumi dell’eventuale centrale a biomasse sommati ai fumi dello schifo d’aria della pianura padana.

Infatti l’olio di palma, su depliant forniti dal ministero delle politiche agricole (fonte ISTAT su elaborazione ISMEA), nel 2008 è stato il secondo prodotto di importazione da paesi terzi di prodotti di agricoltura convenzionale (cioè non biologica), per un ammontare di 598.076 t.

Al primo posto il grano con 2.210.000 t, al terzo posto le banane con 572.498 t, al quarto il caffè con 446.000 t., al sesto le patate, poi fagioli, cacao, olio di oliva, kiwi, etc. (dati dall’opuscolo “Le importazioni in Italia di prodotti da agricoltura biologica provenienti da Paesi Terzi” del SINAB – Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura Biologica www.sinab.it sportelloinfo@sinab.it).

Ma quello che preoccupa di più, oltre ai “normali” inconvenienti, è l’incipiente avvio della speculazione finanziaria che si sta impostando nel mercato dell’olio di Palma che deve preoccupare.

Aumenti repentini e irreversibili per mancanza di materia prima, accaparrata dai paesi BRIC che hanno costi di mano d’opera bassissimi e possono permettersi di pagare l’energia a qualsiasi prezzo.

Gli incentivi dei certificati verdi per le biomasse stanno calando ed il prezzo del combustibile crescerà certamente. Alla fine ci si troverà col rischio di chiudere le centrali subito dopo la loro costruzione, con apporti di devastazione territoriale a vantaggio dei soliti speculatori del cemento.

Lo stato infatti sta riducendo i piani di incentivazione per le biomasse (vedi il recente rapporto dell’autority dell’energia) perché è in semi-bancarotta da debiti e incapacità di governo.

Gli incentivi per la combustione di tutte le biomasse devono essere azzerati, anzi si devono cominciare a quantificare anche i costi sanitari e ambientali attraverso il progetto CE ExternE.




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Oasi di San Daniele

Alla Cortese Attenzione

del Presidente del Consiglio Provinciale

OGGETTO Interrogazione a risposta scritta.

Sono giunte comunicazioni da parte Comitato Oasi di San Daniele rispetto all’ipotesi di costruzione di un impianto di biomasse da 13 milioni di Kwh l’anno a Sant’Eulalia di Borso del Grappa, in un’ area a confine con l’Oasi di S.Daniele a San Zenone degli Ezzelini.

Si tratterebbe di un progetto che prevede la realizzazione su un’area di circa 6 mila metri quadrati in luogo di forte pregio naturalistico; con la realizzazione di quattro “stazioni” da parte di quattro ditte diverse.

Gli impianti di biomasse funzioneranno con olio vegetale importato con un impiego stimato di 98 kg di olio/ora.

Trattandosi di un progetto industriale ci si chiede perché venga realizzato in aperta campagna e non invece in un’area industriale?”.

Da parte del Comitato viene adombrato il sospetto che vi sia una frammentazione del progetto in 4 parti per poter procedere con 4 DIA separate, superando in maniera surrettizia quelle che sono le normative vigenti.

Vengo a chiedere all’Amministrazione Provinciale se sia stata ufficialmente messa a conoscenza dei progetti e in caso affermativo se vi sia già stato un pronunciamento da parte dell’Assessorato e degli uffici competenti sull’ipotesi di questi impianti.

Allego alla presente copia della comunicazione del Comitato.

Il Consigliere

Stefano Dall’Agata

Treviso li 16 marzo 2010