Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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CONTRO ma per AMORE – Strade Morte

Rassegna di Incontri con l’Autore

Venerdì 3 luglio ore 21.00

Spresiano – Osteria Beltrame

Via Nazionale 7

Serata promossa da Legambiente Treviso, Anpi Spresiano, Circolo Legambiente Piavenire, Comitato Genitori Liberi Cittadini


Verrà presentato il libro “Strade Morte – Dal sogno del Grande Veneto allo scandalo delle Grandi Opere”,
L’ istant book che tratta del malaffare connesso alle grandi opere viarie del Veneto.
contro per amore a4
Introduce e coordina la serata
Bruno Desidera – Direttore de La Vita Del Popolo

Presentazione a cura degli autori
Francesco Celotto, Massimo Massimo Follesa, Marco Milioni

“Una rete di super autostrade voluta a gran forza dalle lobby e dalla politica regionale con la benedizione interessata delle organizzazioni imprenditoriali: il tutto nel nome del project financing alla veneta. Teoricamente a carico del privato, in pratica debito occulto sulle spalle dello Stato e delle nuove generazioni. Un sistema opaco condito da scandali giudiziari nazionali di portata colossale. Progetti senza un piano regionale della mobilità, fondati su dati di traffico e pedaggi irrealistici. Un confronto sul tema della viabilità veneta mai aperto con i territori e le popolazioni locali, con commissari straordinari calati dall’alto solo per accelerare le procedure. Un’idea di avvenire incardinata su un «progresso senza futuro» che scasserà mortalmente i nostri territori e le nostre città, senza portare né benessere né lavoro. Una regione che, complice la politica miope dei partiti e del sistema di potere ad essi legato, va nella direzione opposta ai modelli di sviluppo dei paesi virtuosi del nostro continente. Una corruzione pervasiva che da fatto illecito si trasforma in avvolgente strumento di potere, provocando enormi danni alle finanze statali ed al sistema economico-produttivo”.

Gli autori

Chi sono gli autori del libro Strade morte? Qui di seguito è stata pubblicata una brevissima scheda biografica che potrà essere utile al lettore interessato.Francesco Celotto, trevigiano di nascita, vive da qualche anno a Bassano del Grappa, dopo varie esperienze all’estero. Consulente aziendale, è fondatore e attivista del Covepa (Coordinamento veneto Pedemontana alternativa). Ex portavoce del gruppo Grandi Opere del M5S veneto e candidato al Senato nel 2013 sempre con il Movimento cinque stelle, dal quale è stato espulso nel 2014 per insanabili contrasti con la strategia politica dei vertici. Celotto tiene un blog molto seguito localmente che tratta temi di attualità sociale e politica: http://www.francescocelotto.eu.

Carlo Costantini, veneziano, è un architetto con una lunga esperienza professionale che spazia dall’urbanistica alla progettazione edilizia. È consulente tecnico per conto di alcuni tribunali del Veneto. È stato tra i fondatori della Rete di associazioni e comitati AltroVe. È da oltre trent’anni in prima fila nelle battaglie per la difesa dell’ambiente, del territorio e della salute, dai due referendum antinucleari alla riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, al nuovo Ptrc dell’asfalto e del cemento.

Massimo Follesa, fondatore e portavoce del Covepa, una rete di comitati che da anni si batte per bloccare la Superstrada Pedemontana Veneta, nota come Spv, e fare chiarezza sull’opera. È stato consigliere comunale a Trissino, nel Vicentino, per il Pd, partito che ha lasciato per inconciliabili divergenze sulla questione morale e sulla questione ambientale. Come architetto, oltre ad occuparsi delle tematiche ecologiche della valle dell’Agno, è da anni al fianco degli espropriati nell’ambito della realizzazione Pedemontana Veneta, la più importante opera pubblica veneta dopo il Mose.

Marco Milioni, classe 1973, romano di nascita vive a Vicenza. È giornalista freelance, già collaboratore di testate nazionali e regionali come Il Gazzettino, Rtl, Canale 68 e VicenzaPiù. Attualmente è firma fissa per le testate on-line Vvox.it e Globalist.it, per la quali cura inchieste sul campo e approfondimenti. Temi che vengono ripresi sui suoi blog, http://www.LaSberla.net e http://www.taepile.net.


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Grandi Opere e corruzione

Parliamone insieme

Montebelluna (TV)

Venerdì 22 maggio 2015

Ore 20.45

Sala di Quartiere Guarda – Via Feratine numero 15/C

22 maggio opere e corruzione

Introduce:
Stefano Dall’Agata (L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Interventi:
Marco Milioni – giornalista
presenta il suo libro Strade Morte

Teresa Lapis giurista e Candidata AVOP Circ. VE

Mattia Donadel – Comitato Opzione Zero

Dibattito:
(Saranno presenti Silvano Lazzarin e Michele Solbiati
Candidati di L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Conclusioni
Michele Boato

(L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Su Facebook:

foto di Stefano Dall'Agata.
MAG 22

Venerdì alle ore 20.45

Sala di Quartiere Guarda Via Feratine numero 15/C – Montebelluna TV


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L’Altro Veneto. Ora Possiamo! sulla Pedemontana

http://www.altroveneto.it/wordpress/laltro-veneto-ora-possiamo-sulla-pedemontana/

pedemontanaLa realtà più povera, più oppressa, più marginale oggi è la terra, dobbiamo prendere coscienza che il Veneto per consumo di territorio agricolo è al secondo posto in Italia dopo la Lombardia,con una perdita annua che va dall’otto al dieci per cento.
L’insostenibilità del modello è segnalata anche dall’impronta ecologica, che in Veneto è di 6,4 ettari per abitante mentre a disposizione ne abbiamo 1,6, con un deficit ecologico che ne consegue è di 4.8 ettari pro capite annuo che viene compensato con lo sfruttamento di risorse importate da altri paesi o continenti.
Contribuiscono alla devastazione del territorio anche le grandi opere, funzionali più alla corruzione in forma continuativa e sistematica, con coinvolti i vertici di grandi imprese, i politici di tutti i livelli regionali e nazionali affiancati anche da funzionari dello stato. Con sistemi di appalto e di progetto di finanza che sono usati come strumenti per indebitare per generazioni tutta la popolazione del Veneto a favore di cordate di interessi privati.
Il governo Renzi, anziché riflettere e proporre progetti alternativi a misura d’uomo, il primo di dicembre proroga ancora una volta l’inesistente situazione di emergenza della Pedemontana. Nonostante tutte le proteste , le denunce e i ricorsi al TAR si insiste per accelerare i tempi dell’approvazione di tutti i progetti presentati, un vero furto alle famiglie.

Che cosa comporta questa Pedemontana per l’agricoltura veneta? Uno spreco di suolo immenso, messa in ginocchio diverse aziende, si appropriano della terra con dubbi sulle risorse per gli espropri. Qui nel trevigiano la situazione più pesante è dove ci sono i fiumi che intersecano la strada creando bacini di laminazione con eventuali allagamenti e problemi alle falde, oltretutto ci sono 2.500 pozzi che scaricano direttamente in falda.
Tutto questo è assurdo, per non parlare dei costi, siamo passati dal miliardo e ottocento agli attuali tre e due e in molti lo pensavamo che la cosa non fosse del tutto regolare, ma noi siamo i soliti contro, finalmente dopo la Corte dei Conti anche l’Autorità Nazionale Anti corruzione vuole vederci chiaro: Per quale motivo il costo dell’opera è lievitato e perché il rischio debba pesare solo sul pubblico e non sul privato visto che fino ad ora sono stati spesi solo soldi pubblici, mentre il concessionario non ha ancora la garanzia bancaria di copertura dei costi che gli competono. Si vuole capire come le risorse sono state ripartite tra il pubblico e il privato a seguito delle modifiche alla convenzione e al piano economico finanziario sostituendo l’appalto al project financing.
L’intervento della magistratura è fondamentale ma non è sufficiente, per rientrare nella legalità e nell’esercizio della democrazia serve una forte presa di coscienza della popolazione del Veneto.
   
Silvano Lazzarin
Candidato al Consiglio Regionale con la lista L’Altro Veneto. Ora Possiamo!

Laura Di Lucia Coletti
Candidata Presidente della Regione Veneto per la lista L’Altro Veneto. Ora Possiamo!


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La Pedemontana e la discarica di Lovadina

La Superstrada Pedemontana è un’opera che nasce male, scavalcando le reali esigenze di mobilità del territorio trevigiano e vicentino, in funzione di interessi esterni ad esso, con un sistema di appalto che tende a socializzare le perdite e privatizzare gli utili, e con una progettazione fatta sulla carta senza un necessario approfondimento delle criticità presenti nel territorio e possibili conflitti con il tracciato.
Nello scorso mandato al Consiglio Provinciale abbiamo più volte posto la questione dell’attraversamento dell’area su cui insiste una discarica, nel territorio del Comune di Spresiano in località Lovadina, senza avere risposte soddisfacenti.
Ritenendo che la questione non possa essere sottovalutata il Consigliere Luigi Amendola del Gruppo Sinistra Ecologia Libertà ha presentato l’interrogazione allegata.
Stefano Dall’Agata
Resp. Comunicazione Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Treviso

Treviso, 20 giugno 2011
Alla C.A. attenzione
del Presidente del Consiglio Provinciale
Interrogazione a risposta scritta
Considerato che il tracciato della Superstrada Pedemontana prevede l’attraversamento dell’area di una discarica sita nel Comune di Spresiano in località Lovadina, e che motivi strutturali alla stabilità della costruenda arteria richiedono una bonifica anche parziale del sito.
Si chiede se all’Ente Provincia vi sia documentazione rispetto alla qualità dei rifiuti che sono stati sepolti in detta discarica, se siano state fatte verifiche (carotaggi) di quali inquinanti siano presenti. Si chiede inoltre se sia a conoscenza delle quantità di materiale che dovranno essere rimosse e spostate, e se e quali rischi per la salute dei cittadini residenti possano esservi a causa della movimentazione dei materiali, con annessa sollevazione di polveri.
Il Consigliere
Luigi Amendola


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Oasi in Festa

“Giornata per la salvaguardia del nostro territorio pedemontano, aperta a bambini, famiglie, anziani, con visite guidate, laboratori creativi, attività didattiche”

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30 maggio 2010

Ore 6,30 –Suggestiva passeggiata guidata “Suoni e animali dell’Oasi”
(è gradita la prenotazione al 347-5693347)

Ore 10,00 – Partenza visite all’Oasi accompagnate da esperti (biologo, ornitologo ed entomologo) che si ripeteranno durante la giornata
– allestimento campo Medioevale
– laboratorio con materiali naturali

Ore 11,00 – Partenza giro panoramico mattutino in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”
(per chi non fosse fornito di bicicletta ne troverà disponibili sul posto)

Ore 11.30 – apertura ufficiale della giornata “OASINFESTA” con saluto delle autorità

Ore 12,30 – “Suoni, suggestioni, armonie” dell’Oasi

Ore 13,00 – Pic-Nic all’aperto (al sacco o con possibilità di acquisto presso lo stand degli Alpini)

Ore 14.30 – Laboratori ed attività per bambini e adulti:
– costruiamo un erbario
– costruiamo con materiale da riciclo
– il mondo delle Api
– arrampicata sugli alberi
– percorso vita

Ore 15,00 – Incontro storico medioevale tra Ezzelino III (Centro Studi Ezzelino da Romano – Contrà Castello) con il Fratello Alberico (Academia Sodalitas Ecelinorum) e la popolazione di Romano e San Zenone

Ore 16,00 – partenza giro pomeridiano in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”

Ore 17,00 – spuntino offerto dal “Comitato Oasi”

Ore 18,00 – ultimo giro in bicicletta “dalla Piovega al Castellaro”

In caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata alla Domenica successiva 06.06.2010

FACCIAMO LA MOSSA GIUSTA: SE PUOI RAGGIUNGI IL POSTO CON MEZZI NON MOTORIZZATI!!

Con la partecipazione di: Comitato Oasi, Associazione Sentieri Natura, A.N.A. di Liedolo, Gruppo Protezione Civile di San Zenone, Gruppo Mamme di Liedolo, Gruppo GAS di Asolo, Associazione Apicoltori del Grappa, Academia Sodalitas Ecelinorum, Lega Ambiente di Sernaglia della Battaglia, Associazione Volley Mussolente, Cicli Premier, Consorzio Vivere il Grappa, Cooperativa Adelante, Libreria Massaro, Tipolitografia Battagin, Comunità Montana del Grappa, Caseificio Montegrappa.
Gli esperti: Botanico Bruno Martino, dott.ssa Patrizia Ianne, Prof. Stefano Tasca, P.A. Fabio Danzi, Prof. Stefano Farronato e molte altre persone che, a titolo volontario hanno dato il loro contributo.


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Biomasse a Borso: la Lega svela la sua vera faccia

Sulla proposta del Gruppo Borso Viva, che chiedeva un preciso impegno del Comune di Borso del Grappa per fermare i sedicenti impianti a biomasse che potrebbero sorgere nel territorio, la Lega Nord che amministra il Comune ha scelto la strada di scaricare ogni responsabilità in Regione e di lavarsene le mani.

Non è dato di sapere quali accordi l’amministrazione di Borso abbia con i proponenti i 4 impianti (container contenenti gruppi elettrogeni diesel) spacciati per cogeneratori a biomasse e previsti a ridosso dell’Oasi di San Daniele.

È dato invece di sapere quanta arroganza sia stata usata nei confronti dei cittadini e delle cittadine che si sono mobilitati per chiedere trasparenza a salvaguardare il territorio; nell’incontro pubblico di venerdì 30 aprile 2010 sono state denunciate pubblicamente le intimidazioni e le calunnie: contro i cittadini che osavano raccogliere firme e contro il comitato accusato di manipolazione della cittadinanza.

Non ho timore di dichiarare assurda la risposta tecnica che l’Amministrazione ha dato per iscritto alla mozione di Borso Viva,  a partire dal fatto che si cita una bozza di proposta del Ministro per lo Sviluppo Economico (un certo Scajola tra l’altro), che in quanto bozza è priva di valore legale, e che entrando nel merito appare di dubbia costituzionalità in quanto nega la possibilità di pianificazione territoriale a Regioni ed Enti Locali.

Rilevo poi che chi urla Roma ladrona e via da Roma non ha alcun pudore a farsi scudo di direttive romane assolutamente centraliste e non federaliste.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Consigliere Provincia di Treviso

dal blog di Borso Viva:

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LE BIOMASSE INCENDIANO GLI ANIMI AL CONSIGLIO COMUNALE DI BORSO DEL GRAPPA

Una seduta tesa quanto quella del 5 maggio scorso a Borso del Grappa non s’era mai vista. Alla presenza di un pubblico numeroso e partecipe sono stati discussi due emendamenti inerenti la questione degli impianti di cogenerazione a biomasse.
I recenti avvenimenti che hanno interessato Borso del Grappa ed i comuni della Pedemontana dimostrano l’urgenza dell’azione legislativa in quest’ambito, motivata anche dall’assenza di un piano energetico regionale che disciplini la materia.
L’emendamento presentato dalla maggioranza propone di demandare alla Regione il compito di prendere provvedimenti in merito. Si chiede, in sintesi, che la Regione Veneto indichi il Comune di Borso del Grappa e la Pedemontana del Grappa quale area non idonea per la realizzazione di impianti di cogenerazione, senza distinguere tra loro i biocarburanti, vietando anche quelli a basso impatto ambientale.
La lista d’opposizione Borso Viva con Zordan, invece, ha proposto un emendamento che chiede un’azione legislativa immediata da parte del Comune stesso. Lo scopo è permettere l’installazione di soli impianti alimentati da biomasse a filiera corta, ovvero prodotte nel raggio di 70 chilometri. Si tratta principalmente di cippato, cascame di legno e prodotti di scarto agricoli. (Si veda, in merito, il Decreto Interministeriale – Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico – pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 5 maggio 2010). Allo stesso tempo si sollecita il coinvolgimento di Regione Veneto e Provincia di Treviso per impedire definitivamente la realizzazione degli impianti di cogenerazione ad olio di palma (o simili), i cui progetti erano stati avanzati in Comune e la cui realizzazione è ora sospesa per l’intervento della Provincia.
La maggioranza non soltanto ha presentato un emendamento con il quale ha cercato di allontanare da sé la responsabilità di prendere decisioni in merito. Ha anche evitato di assumere una posizione definitiva, chiedendo ulteriore tempo per analizzare la situazione. Ha posticipato così la questione ad un successivo consiglio (la cui data non è stata specificata) suscitando il malumore del pubblico che ha abbandonato la sala in segno di protesta. Continua a leggere


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Superstrada Pedemontana, Villa Agostini Tiretta e discarica di Lovadina

http://www.salviamovillaagostini.org/

Appare sempre meno serio e preciso il progetto della Superstrada Pedemontana Veneta, cosa che abbiamo verificato ieri alla II e III Commissione congiunte del Consiglio Provinciale di Treviso, convocate su richiesta dei Capigruppo del Centro-Sinistra, in cui si è tenuto un aggiornamento sulla questione in oggetto.

Personalmente ho chiesto ragguagli sulla questione del passaggio del tracciato sul complesso di Villa Agostini Tiretta di Giavera del Montello, a causa del rischio di separazione, e quindi di distruzione, di un’unità paesaggistica che si è conservata intatta per 5 secoli.

La risposta fornita è che non vi è volontà di accettare modifiche al tracciato, se non per le altimetrie, e che le richieste di spostamento del tracciato su sedimi diversi hanno finora avuto risposta negativa. A mia successiva richiesta di chiarimento sulla questione dell’attraversamento della discarica esaurita di Lovadina nel territorio di Spresiano, è stato risposto che il problema è ancora in fase di studio. È stata esclusa solo la possibilità della bonifica integrale del sito, e sono aperte le possibilità di una bonifica parziale (per la sola sezione della Superstrada); resta quindi ancora senza soluzione il rischio ambientale connesso all’intervenire su una discarica rispetto la quale sembra non si sia neppure a conoscenza di cosa possa contenere.

Mi chiedo a questo punto se coloro che hanno elaborato il progetto si siano basati su qualche studio che riguarda il territorio su cui dovrebbe intervenire l’infrastruttura, o se abbiano pensato che la Legge Obiettivo li esentasse da tutto. Questo alla faccia del federalismo e del “paroni a casa nostra”  tanto declamati.

Terminata la Commissione, alla Conferenza Capigruppo ho depositato un’ODG, condiviso da altri gruppi dell’opposizione, che richiede per la salvaguardia del complesso Villa-campagna Agostini Tiretta.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Consigliere Provincia di Treviso

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Pedemontana, un progetto che non è un progetto


Ieri sera (29/1/10) al Teatro Comunale di Falzè di Trevignano si è affrontato, su iniziativa dei Comitati di Treviso e Vicenza e con la collaborazione di Legambiente Trevignano, il tema degli impatti che avrà sul nostro territorio questa opera pubblica.

Dalla Relazione del Prof. Giacomini dell’IUAV è emersa chiaramente la carenza progettuale relativamente agli aspetti degli impatti acustici ed ambientali.

La cartografia depositata, e sulla quale si dovrebbero fare le Osservazioni previste dalla “Legge Obiettivo” è poi estremamente carente: sono evidenziate chiaramente la sola linea stradale, le altimetrie e la lista degli espropri, mancano le sezioni particolari, i confini delle fasce di rispetto, il reticolo idraulico e le viabilità rurali; tant’è che è emersa dall’assemblea la richiesta di proroga dei termini e della presentazione di una cartografia più dettagliata.

È stato sottolineato inoltre come il progetto definitivo risulti addirittura più impattante del progetto preliminare: molti tratti che erano previsti in trincea sono ora definiti in sopraelevato, emblematico il caso del Comune di Volpago, così com’è da approfondire la questione del Casello di Povegliano.

Per parte mia credo sia opportuno che la valutazione delle differenze di impatto tra i due progetti, e di quelle che sono le modifiche necessarie alla vivibilità del nostro territorio trovino risposta in un confronto tra il Consiglio Provinciale e i Comitati e le Associazioni ambientaliste, oltre naturalmente al già avviato lavoro tra Amministrazione Provinciale e Comuni interessati.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Capogruppo Sinistra Democratica Provincia di Treviso