Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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Perché mi candido alle Europee

Sono Stefano Dall’Agata, operaio e ambientalista, esperto del ciclo dei rifiuti, da più di trent’anni impegnato nelle lotte ecologiste (contro gli inceneritori, per l’acqua bene comune, per una strada Pedemontana alternativa al progetto esistente) e per la tutela dei lavoratori / delle lavoratrici.
Mi candido alle Elezioni Europee con Alleanza Verdi Sinistra per:
* la dignità e la sicurezza nel lavoro e nella vita,
* per un ambiente sano e la salute delle cittadine e dei cittadini,
* per la democrazia digitale e la promozione del software open source,
* per la legalità democratica e il contrasto alle mafie,
* per un’Europa dei popoli e la riduzione delle diseguaglianze.
Votare è credere che il nostro pianeta abbia un futuro. La speranza ha un colore: verde.


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Le favole di Zaia sulla Pedemontana e il consumo di suolo

Luca Zaia sulle orme di Esopo e Christian Andersen?
Il Presidente Luca Zaia ha deciso di ritirarsi dalla politica e dedicarsi alla scrittura di favole?
A giudicare dalle recenti dichiarazioni si potrebbe anche pensare che ne avrebbe tutte le qualità, sicuramente maggiori di quelle che ha dimostrato nel governare il Veneto.
È vero, egli gode di un vasto consenso, dovuto secondo noi alla sua capacità di ammaliare con le sue favole la fiducia dei veneti, ma non a una reale e buona capacità di amministrazione.

È paradossale, se non ridicolo, che l’ex Presidente della Provincia di Treviso, che già 20 anni fa era schierato senza se e senza ma, per l’ipotesi di un’Autostrada a pagamento, senza nessuna mediazione con chi chiedeva una soluzione di Pedemontana alternativa, legata al territorio, che utilizzasse i sedimi esistenti, e sottolineiamo, con un costo estremamente inferiore, ora dichiari di essersi trovato l’Opera e di averne solo la responsabilità della gestione, sfiora il paradosso.
Zaia governa da 20 anni ed è sempre stato a favore della Pedemontana. Ricordiamo il giubilo, dopo la Conferenza di Castelfranco del 2001 che approvava l’ipotesi di “Superstrada” a pagamento, assimilandola di fatto un’Autostrada.

La Pedemontana in trincea è un taglio netto operato ad un sistema ambientale, interrompe e si inserisce come un corpo estraneo nella fascia di ricarica della falda (il più grande bacino di acqua potabile d’Europa). È una dichiarazione di guerra contro il territorio, una guerra “in trincea” contro l’acqua, che non vinceremo mai.
Ci pare ridicolo che chi si vanta di aver fatto studi in agraria, imputi la colpa degli allagamenti all’acqua dei campi.
L’ennesima causa esterna, estranea al suo operato e alle scelte strategiche di questa infrastruttura.
Siamo passati dal benaltrismo all’esternalizzazione delle responsabilità, per un’opera che se terminata così come prevista sarà oltre che una catastrofe ambientale, anche un disastro economico alla stregua del Mose.
I veneti pagano 153 milioni di euro gia da quest’anno, in progressione ad aumentare per i prossimi anni.
Chiediamo a Zaia dove prenderà i soldi necessari, visto che il 75% del del bilancio è per la sanità e il sociale?
Ricordiamo infine che la Pedemontana ritenuta opera strategica non costituisce consumo di suolo per la famigerata legge voluta da Zaia 2017, ma di fatto costituisce una trasformazione definitiva del suolo vergine.
Una legge che aldilà dei buoni principi espressi è invalidata dalla somma di deroghe che sono state inserite.
In questa metafora favolistica il nostro Veneto appare come una Bella Addormentata, sottoposta all’incantesimo delle melliflue parole di Zaia.
Noi ci proponiamo di essere il Principe “Verde” che con un bacio saprà svegliare la nostra amata terra veneta.

Elisa Casonato. Capolista Europa Verde Verdi Veneto
Daniele Tiozzi Co-portavoce Federazione Provinciale Verdi Treviso
Stefano Dall’Agata Verdi Treviso


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CONTRO ma per AMORE – Strade Morte

Rassegna di Incontri con l’Autore

Venerdì 3 luglio ore 21.00

Spresiano – Osteria Beltrame

Via Nazionale 7

Serata promossa da Legambiente Treviso, Anpi Spresiano, Circolo Legambiente Piavenire, Comitato Genitori Liberi Cittadini


Verrà presentato il libro “Strade Morte – Dal sogno del Grande Veneto allo scandalo delle Grandi Opere”,
L’ istant book che tratta del malaffare connesso alle grandi opere viarie del Veneto.
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Introduce e coordina la serata
Bruno Desidera – Direttore de La Vita Del Popolo

Presentazione a cura degli autori
Francesco Celotto, Massimo Massimo Follesa, Marco Milioni

“Una rete di super autostrade voluta a gran forza dalle lobby e dalla politica regionale con la benedizione interessata delle organizzazioni imprenditoriali: il tutto nel nome del project financing alla veneta. Teoricamente a carico del privato, in pratica debito occulto sulle spalle dello Stato e delle nuove generazioni. Un sistema opaco condito da scandali giudiziari nazionali di portata colossale. Progetti senza un piano regionale della mobilità, fondati su dati di traffico e pedaggi irrealistici. Un confronto sul tema della viabilità veneta mai aperto con i territori e le popolazioni locali, con commissari straordinari calati dall’alto solo per accelerare le procedure. Un’idea di avvenire incardinata su un «progresso senza futuro» che scasserà mortalmente i nostri territori e le nostre città, senza portare né benessere né lavoro. Una regione che, complice la politica miope dei partiti e del sistema di potere ad essi legato, va nella direzione opposta ai modelli di sviluppo dei paesi virtuosi del nostro continente. Una corruzione pervasiva che da fatto illecito si trasforma in avvolgente strumento di potere, provocando enormi danni alle finanze statali ed al sistema economico-produttivo”.

Gli autori

Chi sono gli autori del libro Strade morte? Qui di seguito è stata pubblicata una brevissima scheda biografica che potrà essere utile al lettore interessato.Francesco Celotto, trevigiano di nascita, vive da qualche anno a Bassano del Grappa, dopo varie esperienze all’estero. Consulente aziendale, è fondatore e attivista del Covepa (Coordinamento veneto Pedemontana alternativa). Ex portavoce del gruppo Grandi Opere del M5S veneto e candidato al Senato nel 2013 sempre con il Movimento cinque stelle, dal quale è stato espulso nel 2014 per insanabili contrasti con la strategia politica dei vertici. Celotto tiene un blog molto seguito localmente che tratta temi di attualità sociale e politica: http://www.francescocelotto.eu.

Carlo Costantini, veneziano, è un architetto con una lunga esperienza professionale che spazia dall’urbanistica alla progettazione edilizia. È consulente tecnico per conto di alcuni tribunali del Veneto. È stato tra i fondatori della Rete di associazioni e comitati AltroVe. È da oltre trent’anni in prima fila nelle battaglie per la difesa dell’ambiente, del territorio e della salute, dai due referendum antinucleari alla riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, al nuovo Ptrc dell’asfalto e del cemento.

Massimo Follesa, fondatore e portavoce del Covepa, una rete di comitati che da anni si batte per bloccare la Superstrada Pedemontana Veneta, nota come Spv, e fare chiarezza sull’opera. È stato consigliere comunale a Trissino, nel Vicentino, per il Pd, partito che ha lasciato per inconciliabili divergenze sulla questione morale e sulla questione ambientale. Come architetto, oltre ad occuparsi delle tematiche ecologiche della valle dell’Agno, è da anni al fianco degli espropriati nell’ambito della realizzazione Pedemontana Veneta, la più importante opera pubblica veneta dopo il Mose.

Marco Milioni, classe 1973, romano di nascita vive a Vicenza. È giornalista freelance, già collaboratore di testate nazionali e regionali come Il Gazzettino, Rtl, Canale 68 e VicenzaPiù. Attualmente è firma fissa per le testate on-line Vvox.it e Globalist.it, per la quali cura inchieste sul campo e approfondimenti. Temi che vengono ripresi sui suoi blog, http://www.LaSberla.net e http://www.taepile.net.


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Grandi Opere e corruzione

Parliamone insieme

Montebelluna (TV)

Venerdì 22 maggio 2015

Ore 20.45

Sala di Quartiere Guarda – Via Feratine numero 15/C

22 maggio opere e corruzione

Introduce:
Stefano Dall’Agata (L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Interventi:
Marco Milioni – giornalista
presenta il suo libro Strade Morte

Teresa Lapis giurista e Candidata AVOP Circ. VE

Mattia Donadel – Comitato Opzione Zero

Dibattito:
(Saranno presenti Silvano Lazzarin e Michele Solbiati
Candidati di L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Conclusioni
Michele Boato

(L’Altro Veneto Ora! Possiamo)

Su Facebook:

foto di Stefano Dall'Agata.
MAG 22

Venerdì alle ore 20.45

Sala di Quartiere Guarda Via Feratine numero 15/C – Montebelluna TV


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Comunicato adesione Appello su Pedemontana

I Circoli Legambiente di Treviso e di Trevignano aderiscono all’appello promosso dal “Comitato Difesa Salute Territorio Valle Agno Malo” e chiedono il rispetto della sentenza del TAR del Lazio che dichiara illegittima la nomina del commissario governativo nominato alla grande opera impropriamente chiamata Superstrada Pedemontana Veneta.

Legambiente ribadisce la propria contrarietà a sistemi di appalto che negano la partecipazione democratica dei rappresentanti dei territori, per cui in nome di presunte urgenze si saltano le procedure ordinarie.

Emerge con nettezza come le procedure d’urgenza, con una progettazione fatta sulla carta senza un necessario approfondimento delle criticità presenti nel territorio e possibili conflitti con il tracciato abbiano portato a scelte operative che appaiono fuori dalla logica del comune buonsenso: un Modello di Viabilità vecchia e obsoleta, un’autostrada rigida con pochi accessi, lontana dai centri di traffico e con continue interferenze ambientali.

In che modo giustificare l’attraversamento di zone soggette a tutela paesaggistico ambientale come l’area di Villa Agostini Tiretta a Giavera, o la colpevole indifferenza alla tutela della salute?

Emblematica è la scelta di posizionare all’interno di una zona comprendente una cava e due discariche esaurite (tra i Comuni di Spresiano e Villorba) il Casello/Barriera per l’Autostrada A27, con la conseguenza di dover esporre la popolazione alle polveri e quant’altro verrà liberato dalle operazioni di scavo.

Si tratta inoltre di un’opera che oltre a devastare in modo irreversibile un territorio fortemente antropizzato e con un’alta polverizzazione costruttiva, non risolve neanche il problema della viabilità locale che oggi si presenta lento e fortemente inquinante.

Il caso del Montebellunese (la cui logica si ripropone modularmente su tutto il tracciato del Vicentino e Trevigiano) è dimostrativo di un’opera fortemente invasiva e lontana dalla risoluzione dei problemi viari locali e in un territorio di pregio ambientale, ancora pressoché intatto e caratterizzato dalla presenza di grandi aziende agricole e da colture specializzate.

Tagliare e deturpare questo corridoio compreso tra i centri urbani dei Comuni di Montebelluna sud e Trevignano nord significa privare il territorio degli ultimi resti della propria coscienza storica, condannando l’area al conseguente degrado di una periferia urbana.

Perché pagare enormi sacrifici in termini di inquinamenti acustici, atmosferici, spreco di territorio (autostrada e circonvallazione corrono parallele e pochi distanti) per una servitù di passaggio che collega Lisbona a Kiev?

Invitiamo le comunità locali a mettersi al più presto in gioco in modo da far rivedere integralmente questo progetto e a chiedere invece una strada al servizio nel nostro territorio.

I Circoli di Legambiente di Treviso e Trevignano

Il testo dell’appello

http://difesasaluteterritorio.blogspot.com/2012/01/comunicato.html


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La Pedemontana e la discarica di Lovadina

La Superstrada Pedemontana è un’opera che nasce male, scavalcando le reali esigenze di mobilità del territorio trevigiano e vicentino, in funzione di interessi esterni ad esso, con un sistema di appalto che tende a socializzare le perdite e privatizzare gli utili, e con una progettazione fatta sulla carta senza un necessario approfondimento delle criticità presenti nel territorio e possibili conflitti con il tracciato.
Nello scorso mandato al Consiglio Provinciale abbiamo più volte posto la questione dell’attraversamento dell’area su cui insiste una discarica, nel territorio del Comune di Spresiano in località Lovadina, senza avere risposte soddisfacenti.
Ritenendo che la questione non possa essere sottovalutata il Consigliere Luigi Amendola del Gruppo Sinistra Ecologia Libertà ha presentato l’interrogazione allegata.
Stefano Dall’Agata
Resp. Comunicazione Sinistra Ecologia Libertà
Federazione di Treviso

Treviso, 20 giugno 2011
Alla C.A. attenzione
del Presidente del Consiglio Provinciale
Interrogazione a risposta scritta
Considerato che il tracciato della Superstrada Pedemontana prevede l’attraversamento dell’area di una discarica sita nel Comune di Spresiano in località Lovadina, e che motivi strutturali alla stabilità della costruenda arteria richiedono una bonifica anche parziale del sito.
Si chiede se all’Ente Provincia vi sia documentazione rispetto alla qualità dei rifiuti che sono stati sepolti in detta discarica, se siano state fatte verifiche (carotaggi) di quali inquinanti siano presenti. Si chiede inoltre se sia a conoscenza delle quantità di materiale che dovranno essere rimosse e spostate, e se e quali rischi per la salute dei cittadini residenti possano esservi a causa della movimentazione dei materiali, con annessa sollevazione di polveri.
Il Consigliere
Luigi Amendola


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Lo “stradismo” miope di Zaia & Company

Le polemiche sul basso utilizzo della A28 con la richiesta di esenzione dal pedaggio dei veicoli e quindi del suo utilizzo gratuito segnano il punto di disvelamento della grande bugia sul sistema viario del Veneto e di quali debbano essere le soluzioni opportune.

https://i0.wp.com/www.oggitreviso.it/files/A28_svincolo_chiuso_HP_2.jpgDi fronte alla necessità di sopperire all’intasamento delle vie di raccordo locali i soloni dell’impresa e di certa politica, di cui il Presidente Zaia è il fiero alfiere, soffiavano sulle trombe ai quattro venti la loro proposta: “si facciano le (grandi) Opere che servono”.

Si trattava e si tratta di uno “stradismo” miope incapace di cercare e trovare soluzioni capaci di tenere assieme le esigenze di viabilità e quelle di salvaguardia del territorio, che non sembra tenere in alcun conto le esigenze delle comunità locali e del territorio. Quest’ultimo vittima di un vero e proprio “stragismo” con lo sventramento di luoghi di pregio ambientale e paesaggistico.

Ma le Autostrade sono utili mi si dice, e allora vediamo fino in fondo a cosa sono e/o devono essere utili.

Un Autostrada è utile se riesce ad attrarre il traffico locale sgravando paesi e città da attraversamenti e code, riuscendo magari con ciò ad essere anche economicamente attraente. Ma se questo non accade, ed anzi lo stesso capitolato di appalto (nel caso dell’Autostrada Pedemontana) postula che l’opera possa non essere utile a tal fine e prevede un contributo da parte del pubblico nel caso i flussi di traffico non raggiungano una certa quota, mi chiedo quale è, e per chi è l’utilità.

Forse è per le imprese che si aggiudicano l’appalto e possono così lucrare, forse è per i politici condiscendenti che da queste imprese possono ricevere appoggio, forse per chi deve trasportare via camion le merci che dalla Turchia vanno in Francia o in Spagna, ma per le cittadine ed i cittadini della Marca e del Veneto vi è un danno per la distrazione di risorse che potevano essere utilizzate per altre priorità, oltre al danno del peggioramento della propria qualità della vita.

Il cattivo esempio che giunge dagli esiti della A28 porta quindi a far acquisire valore alle ragioni dei comitati che si oppongono alla realizzazione della Pedemontana, che a tutti gli effetti è un’Autostrada, un’Opera che rischia di creare alla viabilità più danni che vantaggi. Va ricordato che il tracciato scritto sulla carta tra le altre cose prevede nella nostra Provincia il passaggio su discariche esaurite, su aree di pertinenza di Ville Monumentali, e che su quella di Vicenza avrà effetti imprevedibili sulla viabilità di Bassano del Grappa. Non posso non sottolineare come il Progetto definitivo depositato presenti addirittura dei peggioramenti rispetto il Progetto preliminare, con la sgradevole sensazione che gli interessi di tutela del territorio e le proposte presentate in varie sedi al proposito abbiano trovato ben poco spazio nella stesura della progettazione.

Voglio anche ricordare come la proposta di una vera Superstrada libera e collegata al territorio avrebbe consentito di risolvere le esigenze di collegamento sulle lunghe distanze con le esigenze di attraversamento del traffico locale, risolvendo ad esempio con un’unica opera la questione della circonvallazione di Montebelluna.

Mi sento quindi di dare piena solidarietà ai Comuni ed ai Comitati che in questi giorni si stanno mobilitando, a partire dal Comune di Volpago del Montello di cui considero più che giustificato il ricorso al TAR contro il progetto in rilevato della Superstrada Pedemontana Veneta.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia Libertà

Capogruppo Provincia di Treviso


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Tangenziale di Treviso: Muraro risponda in Commissione

Per approfondire la questione del tracciato della tangenziale di Treviso abbiamo chiesto la convocazione di una apposita Commissione al Consiglio Provinciale.
La richiesta fa seguito all’interrogazione presentata in data 31 luglio a cui dal Presidente Muraro è stata data una risposta insufficiente, se non contraddittoria e/o evasiva.

In particolare nessuna risposta è giunta da Muraro rispetto ai motivi che hanno portato alla modifica del tracciato.

Interrogazione tang nord

Risposta Muraro Tangenziale

NEW La Commissione è convocata per martedì 28 settembre alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare alla Sede del S.Artemio

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Villa Agostini Tiretta

Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, al Consiglio Provinciale di mercoledì scorso, dell’ODG per la salvaguardia di villa Agostini Tiretta di Giavera da me presentato assieme ad altri Consiglieri dell’opposizione .
Si tratta di una vittoria per il territorio e la dimostrazione che l’azione politica sul merito delle questioni è in grado di portare a risultati positivi.
Rilevato come sulla questione vi sia un interessamento del Ministero e l’affido alla Sovrintendenza per arrivare ad una soluzione progettuale positiva, rimarco come il voto unanime del Consiglio Provinciale che chiede il rispetto integrale delle prescrizioni CIPE dia forza politica, ed sul caso della “Pedemontana” è particolarmente importante, alla capacità della Sovrintendenza di tutelare e salvaguardare un complesso architettonico paesaggistico che rappresenta mezzo millennio di storia veneta.
Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà
Consigliere Provincia di Treviso

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Superstrada Pedemontana, Villa Agostini Tiretta e discarica di Lovadina

http://www.salviamovillaagostini.org/

Appare sempre meno serio e preciso il progetto della Superstrada Pedemontana Veneta, cosa che abbiamo verificato ieri alla II e III Commissione congiunte del Consiglio Provinciale di Treviso, convocate su richiesta dei Capigruppo del Centro-Sinistra, in cui si è tenuto un aggiornamento sulla questione in oggetto.

Personalmente ho chiesto ragguagli sulla questione del passaggio del tracciato sul complesso di Villa Agostini Tiretta di Giavera del Montello, a causa del rischio di separazione, e quindi di distruzione, di un’unità paesaggistica che si è conservata intatta per 5 secoli.

La risposta fornita è che non vi è volontà di accettare modifiche al tracciato, se non per le altimetrie, e che le richieste di spostamento del tracciato su sedimi diversi hanno finora avuto risposta negativa. A mia successiva richiesta di chiarimento sulla questione dell’attraversamento della discarica esaurita di Lovadina nel territorio di Spresiano, è stato risposto che il problema è ancora in fase di studio. È stata esclusa solo la possibilità della bonifica integrale del sito, e sono aperte le possibilità di una bonifica parziale (per la sola sezione della Superstrada); resta quindi ancora senza soluzione il rischio ambientale connesso all’intervenire su una discarica rispetto la quale sembra non si sia neppure a conoscenza di cosa possa contenere.

Mi chiedo a questo punto se coloro che hanno elaborato il progetto si siano basati su qualche studio che riguarda il territorio su cui dovrebbe intervenire l’infrastruttura, o se abbiano pensato che la Legge Obiettivo li esentasse da tutto. Questo alla faccia del federalismo e del “paroni a casa nostra”  tanto declamati.

Terminata la Commissione, alla Conferenza Capigruppo ho depositato un’ODG, condiviso da altri gruppi dell’opposizione, che richiede per la salvaguardia del complesso Villa-campagna Agostini Tiretta.

Stefano Dall’Agata – Sinistra Ecologia e Libertà

Consigliere Provincia di Treviso

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