Giovedì sera si è svolta, presso il palazzo Bomben a Treviso, l'assemblea pubblica contro la crisi e a sostegno della manifestazione della FIOM CGIL "Il lavoro è un bene comune" di sabato 16.
Un folto pubblico ha risposto all'appello trasversale lanciato da una serie di cittadini impegnati nelle istituzioni, nel sindacato o nella società per chiedere un cambio di rotta nelle politiche governative e industriale, e denunciare il rischio del diffondersi del modello Pomigliano come nuovo paradigma della regolazione dei rapporti sociali nel nostro paese, a scapito di diritti e qualità della vita dei lavoratori.
All'assemblea, introdotta da Sergio Zulian dei Verdi e Stefano Dall'Agata di SEL, erano presenti i consiglieri provinciali Luca De Marco (Sinistra Ecologia Libertà), Stefano Mestriner (Federazione della Sinistra) e le consigliere comunali di Treviso Maristella Caldato e Antonella Tocchetto del Partito Democratico.
Sergio Bellavita, della segreteria nazionale FIOM, ha ricordato i motivi della mobilitazione di sabato, denunciando l'atteggiamento pesante messo in atto nel paese contro la rappresentanza sindacale non allineata della Fiom. Delegati licenziati perché non accettano
peggioramenti delle condizioni di lavoro e di retribuzione spesso non legate a reali situazioni di crisi, una politica di compressione dei diritti dei lavoratori che non ha eguali nel resto d'Europa, e rispetto alla quale è urgente mettere in campo una piattaforma alternativa rispetto alle politiche oggi in atto. Per questo la manifestazione del 16 deve diventare una tappa di una più ampia mobilitazione che unisca le molteplici lotte per i diritti, dal precariato al mondo della scuola, e indichi una via d'uscita dall'attuale situazione.
L'assemblea ha deciso di continuare la propria mobilitazione anche oltre il 16, a partire dalla proposta di una nuova democrazia sindacale, per dare ai lavoratori il diritto di scegliere chi li rappresenta e di decidere sui contratti e sulle scelte che li riguardano.
All'appello di convocazione dell'assemblea avevano aderito tra gli altri i consiglieri provinciali Dall'Agata, De Marco e Mestriner, il sindaco di Maserada Floriana Casellato, i consiglieri comunali Nicola Atalmi e Antonella Tocchetto (Treviso), Adriana Costantini (Vittorio Veneto) Andrea Campagnaro (Ponte di Piave), Daniele Franco (Revine Lago), Alberto Irone (coordinatore della Rete degli studenti Medi di Treviso), Umberto Lorenzoni (presidente provinciale Anpi), gli storici Ernesto Brunetta e Daniele Ceschin, i sindacalisti Candido Omiciuolo, Sergio Brunello e Andrea Dapporto.