Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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Perché mi candido alle Europee

Sono Stefano Dall’Agata, operaio e ambientalista, esperto del ciclo dei rifiuti, da più di trent’anni impegnato nelle lotte ecologiste (contro gli inceneritori, per l’acqua bene comune, per una strada Pedemontana alternativa al progetto esistente) e per la tutela dei lavoratori / delle lavoratrici.
Mi candido alle Elezioni Europee con Alleanza Verdi Sinistra per:
* la dignità e la sicurezza nel lavoro e nella vita,
* per un ambiente sano e la salute delle cittadine e dei cittadini,
* per la democrazia digitale e la promozione del software open source,
* per la legalità democratica e il contrasto alle mafie,
* per un’Europa dei popoli e la riduzione delle diseguaglianze.
Votare è credere che il nostro pianeta abbia un futuro. La speranza ha un colore: verde.


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Sit in Aeroporto Canova

Martedì 2 maggio sono stato all’iniziativa di Europa Verde per chiedere la riduzione dell’impatto dell’Aeroporto Canova.


Questo il comunicato di presentazione dell’Iniziativa:

La collocazione dell’Aeroporto di Treviso presenta palesi problemi di compatibilità coi centri abitati dei Comuni di Quinto di Treviso e del capoluogo Treviso, che come il Parco del Sile sono in forte prossimità allo stesso. L’impatto dell’inquinamento atmosferico prodotto dai velivoli va a gravare su una situazione che è già critica e unito all’inquinamento acustico rappresenta un significativo fattore di rischio per la salute della popolazione.

La decisione del Ministero dell’Ambiente di concedere a SAVE l’ampliamento di traffico richiesto oltre al limite massimo precedente di 16.300 voli ci trova in forte disaccordo e ha dato dimostrazione di una grave carenza di interesse per la salute pubblica da parte di organi dello Stato che dovrebbero invece tutelarla.

Ribadiamo che la scelta di ampliamento della capacità dei voli dell’Aeroporto reca un danno evidente alla qualità della vita dei cittadini di Treviso e di Quinto; proprio per questo noi di Europa Verde-Verdi Treviso auspichiamo si possa ridiscutere la questione dell’Aeroporto di Treviso ragionando sulla razionalizzazione del sistema aeroportuale del Nordest e valutando l’eventuale utilizzo (anche in modo sostitutivo) dell’Aeroporto di Istrana.

Riteniamo che l’aumento dei già elevati livelli di traffico del Canova, con arrivi che mirano principalmente al centro storico di Venezia, sia in contraddizione con la limitata capacità di accoglienza della città lagunare e assolutamente non sostenibile rispetto alle sue caratteristiche peculiari.

Ma il Gestore non è il solo responsabile di quanto accade, pur essendo il principale. Shakespeare scriveva “c’è del marcio in Danimarca”, magari in Regione Veneto questo marcio non c’è, ma responsabilità pesanti fatte di Atti e di dichiarazioni pubbliche sono innegabili, e in questa commedia giocata sulle teste dei cittadini, il Presidente Zaia e il suo partito ne risultano essere gli attori principali.

Del Sindaco Mario Conte inoltre non ricordiamo un singolo Atto significativo volto a mitigare l’impatto dell’Aeroporto, un impatto che va a gravare anche sul Parco Regionale del fiume Sile, il più lungo fiume di risorgiva d’Italia, che nonostante il disturbo antropico, mantiene discreti livelli di naturalità e specie di fauna e flora uniche, un patrimonio che dobbiamo assolutamente tutelare attraverso una gestione realmente sostenibile dell’area!


Stefano Dall’Agata – Candidato Europa Verde Treviso

Isabella Scortegagna e Luca Saccone – Co-portavoce Circolo Grande Treviso Green di Europa Verde Verdi e candidati Europa Verde Treviso

L’articolo di Mauro Favaro su Il Gazzettino:


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Candidato alle Elezioni Comunali Treviso 2023

Sono ufficialmente candidato al Consiglio Comunale di Treviso nella Lista di Europa Verde – Verdi, per Giorgio De Nardi Sindaco.
Ringrazio Luca Saccone e Isabella Scortegagna per avermi proposto la candidatura.
Nella campagna elettorale porterò coerentemente lo spirito con cui ho sempre lottato per un ambiente vivibile per tutte e per tutti, per una Città senza discriminazioni, per la Giustizia Sociale.
La Lista è composta da persone che portano competenze varie e diffuse, da persone più giovani con la loro creatività e freschezza, a “veterani” come me, e dove credo che la mia esperienza possa essere un valore aggiunto.


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Buon Governo, fisco giusto, salario minimo e trasporto pubblico

Il 16 agosto sono stato invitato per Europa Verde allo spazio politico di Antenna 3 News ( A3 NEWS PRIMA EDIZIONE | 16/08/2022 ).
Parte dei miei interventi è stata pubblicata in 3 video nel Canale YouTube di Europa Verde – Verdi della Marca Trevigiana:

Non ci serve solo un Governo, ma un buon Governo
Un fisco giusto nell’interesse della comunità nazionale
Salario minimo e finanziamento al trasporto pubblico locale


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Un impegno Verde e di Sinistra per l’Italia

Sono ufficialmente candidato al Senato della Repubblica nel Collegio Veneto 01 per la Lista
Alleanza Verdi Sinistra.
Un grazie alle amiche e agli amici della Federazione di Treviso e di quella del Veneto di Europa Verde – Verdi che hanno sostenuto la mia candidatura.


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Aeroporto Canova: di Commissari VIA e nuove lottizzazioni

Ci lasciano in parte sconcertati le dichiarazioni dell’Assessore Manera di Treviso, non tanto per la sua parte come Assessore, che mostra come la Lega abbia sempre fatto il gioco delle tre carte con i cittadini di Treviso e di Quinto, indifferente ai disagi portati da migliaia di voli sopra le teste degli abitanti di Quinto, Canizzano, Santa Maria del Sile, San Zeno e San Lazzaro.

Troviamo imbarazzante la dichiarazione sulla sostenibilità ambientale raggiunta grazie a lui e al Sindaco Mario Conte, come se il merito non fosse invece dei decenni di lotte da parte del Comitato Aeroporto, con analisi scientifiche e puntuali, a cui le Amministrazioni leghiste hanno sempre guardato con supponenza.

Ma questo fa parte di considerazioni che fanno parte del confronto politico, un confronto in cui noi Europa Verde Verdi della Marca Trevigiana mettiamo al primo posto le ragioni dell’ambiente con il Parco del Sile, e la salute e il benessere dei cittadini, mentre per la Lega ci pare evidente che quello che conta veramente siano gli affari di SAVE e del suo Presidente Marchi.


Quello che proprio non possiamo tollerare è che Alessandro Manera rivendichi dette cose in quanto ex Commissario VIA. Perché se è nella normalità delle cose che un Assessore risponda alla propria maggioranza e a un programma elettorale, nella funzione di Commissario si risponde delle analisi fatte in base alle proprie competenze tecniche e a quanto prescrive la Legge, in funzione dell’interesse generale, e non dell’interesse di una parte. Da quanto dichiarato non possiamo non prendere atto del fatto che nel ricoprire il ruolo di Commissario ci sia stato una sorta di cortocircuito e di conflitto di interesse tra il rispondere alla funzione assegnata e i dictat della propria parte politica.


Una parte politica che ha sempre usato l’esistenza storica dell’aeroporto come scusa nei confronti dei cittadini, dimenticando volutamente che il centro storico di Quinto esisteva da prima dell’Aeroporto Canova; e che ora pare stia andando ad approvazione della lottizzazione “Panatta” che dovrebbe essere realizzata proprio sotto la rotta della quota di aerei che decolleranno in direzione di Treviso:
Ci viene da chiedere al signor Panatta e alla Giunta di Treviso se pensano che possa avere mercato l’ennesima speculazione edilizia nel territorio comunale, ben sapendo che altre lottizzazioni sono in via di completamento in un mercato immobiliare che è ormai saturo.

Daniele Tiozzi e Elisa Casonato

Co-portavoce

Europa Verde Verdi della Marca Trevigiana

Stefano Dall’Agata

Europa Verde Verdi Città di Treviso


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Park per disabili al Parco Eolo

Il Parco Eolo, ricavato nell’area di quello che era il campo sportivo dell’Eolo, ha avuto un percorso travagliato, l’Amministrazione leghista aveva deliberato la sua trasformazione in parcheggio, poi la seguente Amministrazione di centro-sinistra aveva deciso di mantenerlo come area verde, facendo partire un progetto per la sua riqualificazione, giunto alla sua conclusione con l’inaugurazione a fine dell’anno scorso.


Noi di Europa Verde Verdi Treviso esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto, il Parco era una necessità per il quartiere e la cospicua frequentazione di giovani e meno giovani ne è la prova.
Notiamo però una mancanza, forse dovuta a disattenzione, o forse perché programmata più in là nel tempo, la non presenza di stalli dedicati al parcheggio delle auto per i disabili. Stalli che secondo noi andrebbero posizionati vicino alla costruzione interna al Parco che appare destinata ai servizi, anche ridefinendo lo spazio per cicli e motocicli che sembra, soprattutto per i primi, abbastanza sovradimensionato.

Si tratta di un intervento abbastanza semplice e a basso costo, per cui ci auguriamo che prontamente l’Amministrazione possa porre rimedio alla lacuna.

Europa Verde Verdi Città di Treviso Circolo Alex Langer

Stefano Dall’Agata

Isabella Scortegagna

Giuseppe Pettinati


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Coronavirus: la USL 2 dà i numeri

I dati presentati dalla USL 2

La matematica non è un’opinione, e la statistica di conseguenza neppure, mi sento quindi anch’io di dover sollevare delle critiche al modo in cui sono stati presentati i dati della mortalità per coronavirus nel territorio della ULSS 2 del Veneto, perciò per quanto riguarda la Provincia di Treviso.
Per prima cosa il confronto va fatto sul reale periodo in cui la pandemia del coronavirus ha portato evidenze nella mortalità. Spalmare i morti in un arco temporale più grande aumenta in modo sensibile il bias (rumore di fondo), non permettendo un’analisi seria del dato, con l’effetto primario di sottostimare l’impatto del virus; e con il pericoloso effetto secondario, figlio di questo, di generare una sensazione di falsa sicurezza nella massa dei cittadini della nostra Provincia.

Limitarsi poi alla mortalità registrata negli Ospedali, senza valutare quella degli Istituti per anziani è un altro aspetto che aumenta l’incertezza sui dati presentati.
Andrebbe poi cercato di fare il punto sull’incidenza che l’inquinamento da PM10 presente nel Paese e soprattutto in Val Padana, e che viene indicato dalla Commissione Europea come causa di probabili 60.000 morti/anno, sull’elevato indice di letalità del coronavirus nei nostri territori, cosa su cui varie fonti scientifiche hanno postulano un legame.


Ricordo inoltre il recente studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima), realizzato insieme alle Università di Bari e di Bologna, che ipotizza possa esserci una relazione tra la diffusione della malattia e gli elevati livelli di presenza di particolato, che secondo lo studio avrebbero agito come “carrier”, cioè come vettore per il trasporto dell’infezione, facilitandone la diffusione e moltiplicandone gli effetti nefasti sulla popolazione.

Concludo auspicando che prossimamente si possa avere una lettura dei dati più completa e che sembri un po’ meno auto-indulgente.


Stefano Dall’Agata

Direttivo Regionale dei Verdi del Veneto

già Consigliere Provincia Treviso – Componente Commissione Protezione Civile.

Confronto ISTAT sulla mortalità nelle prime 3 settimane di marzo


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Sull’Aeroporto Canova – agosto 2019

Il giudizio del Ministero dell’Ambiente di concedere a SAVE l’ampliamento di traffico richiesto mi aveva trovato a suo tempo in disaccordo, considerandola una sconfessione della precedente valutazione che imponeva un limite massimo di 16.300 voli. La collocazione dell’Aeroporto di Treviso, soprattutto con gli aumentati livelli di traffico autorizzati, non è compatibile con l’estrema vicinanza ai centri abitati dei Comuni di Quinto di Treviso e del Capoluogo, oltre al Parco del Sile, e negli anni passati tra le due decisioni la situazione si è ulteriormente deteriorata.


Con l’ultimo chiarimento giunto dal Ministero viene però anche a cadere l’ambiguità con cui la Lega e il Presidente Zaia hanno portato ad un inaccettabile gioco al massacro mettendo gli uni contro gli altri i cittadini dei due Comuni interessati e, mentre stigmatizzo la decisione del Ministero dell’Ambiente di concedere l’aumento al numero di voli, ricordo al Presidente Zaia che questo aumento, da lui approvato e che contraddice le precedenti valutazioni dello stesso Ministero, deve proprio per questo ultimo aspetto trovare motivazioni tecniche a giustificazione.
La decisione di convogliare parte del traffico verso Treviso non è quindi una semplice scelta politica, ma uno dei fattori necessari alla modifica delle indicazioni precedenti, portando un elemento di discontinuità rispetto alle stesse, cosa che Zaia dovrebbe evitare di far finta di non sapere.


Riguardo al presunto tradimento lamentato da Zaia nei confronti del M5S non mi è dato sapere quali fossero gli accordi intercorsi, ma dico tranquillamente che non mi interessa, stante l’incoerenza strutturale di Lega e M5S, entrambi partiti che avevano cominciato reclamando la propria onestà alternativa al sistema politico e finendo in breve tempo, prima con gli avvisi di garanzia e poi con le incriminazioni e le condanne, per mostrare come la loro pretesa onestà non reggesse alla prova dei fatti: lasciando il sospetto e che la loro pretesa indignazione fosse solo invidia per non aver ricevuto la propria fetta di torta.
C’è poi un terzo incomodo, il PD trevigiano, che a mia memoria non ha mai voluto prendere una posizione chiara sulla questione, evitando di pronunciarsi in modo netto almeno contro l’ampliamento della capacità di voli chiesto da SAVE.

L’impatto della scelta di ampliamento della capacità di voli dell’Aeroporto reca un danno evidente, e sottolineo riconosciuto da tutti, alla qualità della vita dei cittadini di Treviso e di Quinto, e proprio per questo da parte mia auspico che si possa ridiscutere la questione dell’Aeroporto di Treviso all’interno di un ragionamento di razionalizzazione del sistema aeroportuale del nordest, anche perché ritengo contraddittoria la concessione di ulteriori voli al Canova, con arrivi che hanno per meta il centro storico di Venezia, il quale si trova già oltre la capacità di un’accoglienza sostenibile alle proprie caratteristiche peculiari, mentre il Comune di Venezia nel frattempo sta lavorando a varie politiche per ridurre l’afflusso di persone proprio nel centro storico della Città.

Stefano Dall’Agata

già Consigliere Provincia di Treviso


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Salviamo gli alberi del Parco di Villa Manfrin – Margherita

legambiente-tv

Il Comune di Treviso ha avviato un Progetto di “Recupero e Valorizzazione del Parco di Villa Manfrin – Margherita” che prevede l’abbattimento di oltre 200 alberi sui 600 che sono patrimonio del Parco, un Progetto che la cittadinanza si è trovata a conoscere senza che, su quello che è uno dei Parchi più importanti della Città, vi sia stata la possibilità di esprimere il proprio punto di vista.

L’abbattimento di alberi non è cosa che possa trovarci d’accordo, stante il valore della loro presenza sia per la capacità di mitigare l’inquinamento atmosferico che per il refrigerio che portano grazie alla loro ombra e alla conseguente migliore fruibilità durante la stagione estiva, soprattutto per bambini ed anziani, come pure per sportivi ed altri utenze.

fontana Manfrin

Chiediamo quindi all’Amministrazione Comunale, che dopo le prime proteste si è già dimostrata sensibile al dialogo con i cittadini e le loro associazioni, la disponibilità a rivedere il progetto, fermando da subito ogni ulteriore abbattimento.

Sulle motivazioni che sono alla base di una così rilevante distruzione del patrimonio arboreo ci sentiamo di esprimere un forte disaccordo:

  • Non condividiamo le motivazioni estetiche che portano all’abbattimento di decine di questi alberi in funzione della costruzione di “coni visuali” che permettano la visibilità delle componenti architettoniche della Villa; riteniamo che l’idea di coni visuali possa essere valida nel momento in cui si va ad alberare una porzione di terreno libera, ma non in questo caso, tenuto conto che storicamente questo Parco è noto per la folta e numerosa presenza arborea.
  • Dichiariamo forte perplessità sulla proposta di eliminare piante “non autoctone” (abeti rossi ed altro) perché non consone all’idea di Parco dei progettisti, e la troviamo in palese contraddizione con la proposta di reimpiantare alberi di origine orientale quali i Gingko Biloba.
  • Ci pare notevolmente alta la quota di alberi da abbattere perché pericolosi, oltre 60 piante in classe D (estrema propensione al cedimento), di cui 47 nella zona nord e 21 in quella sud del Parco, pari a quasi il 10% del patrimonio del Parco, e vorremmo dei chiarimenti sul metodo che ha portato a questa stima; ci chiediamo inoltre, in base alle valutazioni dichiarate, se sia garantita la fruizione in sicurezza del Parco.

In breve ci preme preservare la fruibilità del parco e il suo ruolo di polmone verde anche attraverso un’opportuna compensazione degli alberi che dovranno essere abbattuti per motivi di sicurezza.

Circolo Legambiente Treviso