Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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Ubuntu e Microsoft: sfida per la convergenza

Con la messa in vendita della Display Dock  per Lumia 950 e 950 XL da parte di Microsoft diventa concreta e non solo teorica la concorrenza per il sistema di terminali personali in grado di gestire la convergenza mobile/desktop.

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Già l’introduzione del nuovo server grafico MIR destinato all’inizio per Ubuntu Touch, il sistema operativo di Canonical dedicato agli smartphone e ai tablet e con lo sviluppo del supporto su MIR ai programmi basati su X.org, Ubuntu aveva aperto concretamente la strada per una convergenza effettiva tra i due sistemi e per ora sembra avanti di un passo.
Microsoft ha presentato la propria versione di convergenza, la modalità che ha nominato continuum, che permette il passaggio dall’aspetto desktop a quello tablet, e che richiede lo sviluppo di nuove Applicazioni (Universali) in grado di gestire entrambe le modalità. Applicazioni che però sono ancora poche, cosa che, unita ad un sistema per ora acerbo,  rende l’ecosistema di Windows 10 ancora poco appetibile, pur permettendo di utilizzare MS Office con tastiera, mouse e monitor.

 

L’obiettivo di Ubuntu di un’unica interfaccia scalabile tra diversi dispositivi punta ad avere il pieno utilizzo delle applicazioni per Linux con un unico dispositivo mobile, collegabile ad una dock quando si ha bisogno di utilizzare le applicazioni in modalità desktop.

Con la prossima uscita della release 16.04 Xenial Xerus, Unity 8 il DE basato su MIR sarà disponibile di default; mentre la collaborazione con la spagnola BQ dovrebbe vedere tra poco, dopo la presentazione al MWC 2016, la messa in vendita di un tablet da 10” con piattaforma Convergence.

Quindi in pochi anni l’esperienza di Tecnologia Informatica a disposizione degli utenti potrebbe avere una svolta significativa, anche per la continua riduzione dei costi delle capacità di memoria e delle potenze di calcolo che stanno rendendo i sistemi cloud casalinghi sempre più accessibili.

Un’ultima cosa da notare è il ritardo di Apple in questa corsa, non so se dipenda dal fatto di essere prima di tutto un produttore di dispositivi e non di software, e che la convergenza tende a rendere inutile il possesso contemporaneo di smartphone e notebook.