Fabbrica Treviso

Blog di Stefano Dall'Agata


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Dedicato ad una novantenne partigiana

Ieri era il novantesimo compleanno di Lidia Brisca Menapace, partigiana, femminista, donna di sinistra.

lidia menapace

Ho avuto il piacere di conoscerla, la invitammo a Treviso con la Rete di Lilliput a parlarci di pace e di femminismo, poi capitò che mi invitò al Convegno Per un’Europa “disarmata e neutrale” contro la guerra presso l’European Social Forum di Firenze.

Ripropongo qui il testo del mio intervento, che allora passò il severo esame della prof 🙂

European Social Forum “Come disarmare la finanza”

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Jeju: una lettera all’Ambasciata della Corea del Sud in Italia

https://i0.wp.com/savejejuisland.org/Save_Jeju_Island/Welcome_files/shapeimage_6.png

All’Ambasciata della Repubblica di Corea,

via Barnaba Oriani 30, 00197 Roma

e per conoscenza

ai Consolati della Repubblica di Corea presenti in Italia

 

Treviso, 28 agosto 2011

 

Egregio ambasciatore Kim Young-seok,

 

quali membri consapevoli della comunità internazionale, le chiediamo con urgenza di adoperarsi per fermare la costruzione della base navale sull’isola di Jeju. Quando i piani per la base navale sono stati annunciati cinque anni or sono, il 95% dei residenti dell’isola hanno votato contro la sua costruzione ed hanno usato ogni mezzo democratico a loro disposizione per bloccarla. Pure, le loro proteste non sono state udite dal suo governo.

Condividiamo con i residenti di Jeju lo sdegno per il fatto che il governo sudcoreano sia disponibile a sacrificare la loro sicurezza pur di costruire una base missilistica statunitense che è parte di una strategia di provocazioni verso la Cina. Gli abitanti di Jeju non credono affatto che la base navale migliorerà la sicurezza del popolo coreano: sanno benissimo che essa destabilizzerà ulteriormente la regione dell’Asia del Pacifico e renderà l’isola di Jeju un bersaglio sicuro per le risposte militari.

La resistenza della gente di Jeju alla militarizzazione dell’isola nasce dal massacro del 3 aprile 1948, quando circa 80.000 civili furono uccisi dall’esercito sudcoreano durante manifestazioni pacifiche che si opponevano alla divisione dell’isola fra nord e sud. Nel 2006, l’ex Presidente Roh Moo Hyun si è scusato ufficialmente per l’episodio, designando Jeju quale “Isola della Pace”. La base navale viola gli impegni presi dal governo con i residenti di Jeju ed ignora il loro desiderio di pace.

Il 24 agosto scorso, il sindaco del villaggio di Gangjeong, Kang Dong-kyun, si è avvicinato ai contractors militari che hanno iniziato ad usare una gru da 250 tonnellate portata di contrabbando nel villaggio, di notte. Mentre chiedeva che la gru illegale fosse smantellata e rimossa, il sindaco è stato caricato su un veicolo della polizia assieme al suo concittadino Kim Jong-Hwan ed altri attivisti della società civile. Per dieci dure e lunghe ore cento fra abitanti di Jeju ed attivisti pacifisti hanno usato i loro corpi per impedire che la polizia trasferisse altrove il sindaco e gli altri. Due attivisti sono stati rilasciati, ma il sindaco, il signor Kim e fratello Moon sono ancora in stato di arresto.

Siamo profondamente preoccupati per la salute e la sicurezza degli attivisti pacifisti: permettendo l’uso della violenza contro attivisti nonviolenti si mina la reputazione del governo sudcoreano e si fornisce al mondo intero l’opportunità di dubitare della sua democrazia.

Famosa per la sua straordinaria bellezza ed il suo ambiente incontaminato, Jeju è stata indicata dall’Unesco come patrimonio dell’umanità ed è una dei 28 finalisti per le Nuove Sette Meraviglie della natura. Ci rende perplessi il fatto che nonostante la first lady si stia impegnando molto per quest’ultima causa il suo governo distrugga le possibilità di Jeju permettendo la costruzione della base. Per alloggiare le navi da guerra statunitensi, la marina coreana e la Samsung Corporation stanno già minacciando l’habitat del corallo e la ricca vita marina.

La costa di cui si tratta, Joongduk, è famosa non solo per essere il luogo in cui i delfini migrano dall’Alaska in estate, ma le sue acque sono anche quelle in cui centinaia di donne coreane, le haenyo, fanno pesca subacquea per raccogliere i molluschi che sono un pilastro dell’alimentazione del paese. La base navale distruggerà ciò su cui le haenyo e i pescatori si basano per vivere ed ha già reso profughi i coltivatori di agrumi di Gangjeong le cui terre sono state confiscate, le cui serre sono state demolite e i cui alberi da frutto sono stati sradicati.

La marina coreana aveva assicurato agli abitanti di Gangjeong che la base navale avrebbe avuto un impatto minimo sull’ambiente, ma loro non possono credere a questa menzogna, e neppure noi. I residenti sanno di prima mano come la base mette in pericolo le loro comunità, le loro esistenze e l’equilibrio naturale di Jeju.

Siamo dunque al fianco dei residenti di Jeju nella loro lotta nonviolenta per proteggere non solo i ricchi ecosistemi marini dell’isola, ma per proteggere la pace in una regione del mondo sempre più fragile e sempre più militarizzata. Chiediamo si fermino immediatamente i lavori per la costruzione della base navale su Jeju.

Distinti saluti,

 

Maria G. Di Rienzo, Stefano Dall’Agata

(da Telegrammi della nonviolenza in cammino, 31 agosto 2011)

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Per un futuro senza armi atomiche

NEW

Approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale di ieri sera.

Andrà in votazione nel Consiglio Provinciale di mercoledì 22 dicembre 2010 l’ODG presentato da vari Consiglieri sia di opposizione che di minoranza per l’adesione della Provincia di Treviso all’Associazione Mayors for Peace, promossa dai Sindaci di Hiroshima e Nagasaki.
La presentazione dell’ODG fa seguito al passaggio alla sede provinciale dei pacifisti tedeschi Brigitte e Wolfgang Schlupp-Wick, nel corso del loro viaggio di presentazione del messaggio dei due Sindaci giapponesi.

https://i0.wp.com/www.mayorsforpeace.org/jp/gif/main.gif

PROVINCIA DI TREVISO

Treviso, li novembre 2010

Al Signor Presidente Della Provincia di Treviso

Al Signor Presidente Del Consiglio Provinciale

Ordine del Giorno:

Per un futuro senza armi atomiche

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TREVISO

PREMESSO CHE:

  • ad agosto del 1945 le Città di Hiroshima e di Nagasaki, in un istante, sono state trasformate in un cumulo di macerie dalle bombe atomiche con la perdita di centinaia di migliaia di vite umane.

CONSIDERATO CHE:

  • per evitare che questa orribile tragedia possa ripetersi nuovamente, le Città di Hiroshima e di Nagasaki stanno costantemente lavorando per far sì che il mondo conosca la crudeltà, l’indiscriminalità e la disumanità senza fine delle armi nucleari, così da sentire la necessità di abolirle totalmente;
  • per raggiungere questa meta, nel 1982 hanno fondato una associazione degli Enti Locali, conosciuta come Mayors for Peace, organizzazione non governativa e politicamente indipendente che promuove la solidarietà e la volontà fra le città del mondo;
  • vari Comuni della Provincia di Treviso hanno già aderito a Mayors for Peace, che sta conducendo una ampia varietà di attività mirate alla pace, alcune delle quali hanno toccato il territorio della Provincia di Treviso.

IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA:

  • ad appoggiare l’azione della Città di Hiroshima a Nagasaki volta a proteggere i cittadini e i bambini del mondo dall’orrore della guerra, in modo particolare dalla guerra nucleare e conseguentemente ad aderire all’Associazione Mayors for Peace.
I ConsiglieriStefano Dall’Agata 

Giorgio Granello

Marco Fighera

Luca De Marco

Fiorenzo Silvestri

Data presentazione: 29/11/2010      Numero di Protocollo: 124914/2010

Stato: In fase di istruttoria

Primo Firmatario: DALL’AGATA STEFANO

Oggetto: Invia odg su futuro senza armi atomiche-

 


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PACIFISTI TEDESCHI IN BICI A TREVISO

Il servizio di Tele Chiara su Brigitte e Wolfgang a Treviso.

E l’articolo de La Tribuna di Treviso dell’8/11/2010
I ciclisti Wolfgang e Brigitte, nel loro tour, hanno fatto tappa anche al Sant’Artemio
Un tandem per la pace nel mondo


Germania, Austria, Serbia, Bulgaria, Turchia e poi, purtroppo, niente Iran.
Ce l’hanno messa tutta questi due tedeschi portatori di un messaggio di pace che con il loro strano tandem hanno attraversato mezzo mondo.
Wolfgang e Brigitte sono partiti con la loro bici dalla Germania il 19 luglio scorso, per arrivare a Teheran, attraversando una dozzina di paesi. Il loro obiettivo: consegnare un messaggio di pace, contro le armi nucleari del sindaco di Hiroshima, Tadoshi Akiba.
Purtroppo non sono riusciti a giungere al traguardo a causa di alcuni tensioni politiche che, pochi giorni prima del loro arrivo, avevano portato anche all’arresto di due giornalisti tedeschi. Ora nel loro lungo viaggio di ritorno, sempre in tandem, che terminerà a gennaio, in Italia verranno supportati dalla rete pacifista italiana a partire dai beati costruttori di Pace Lisa Clark e Don Bizzotto.
Anche Sinistra Ecologia e Libertà ha voluto contribuire e far conoscere l’ente Provincia di Treviso attraverso un incontro che si è tenuto giorni fa. Wolfang e Brigitte hanno varcato i cancelli del Sant’Artemio a bordo del loro tandem e hanno portato in dono un origami di carta rappresentate una gru che in Giappone è simbolo di pace. Wolfang e Brigitte porteranno ora il oro messaggio ad Aviano. (s.g.)


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biciclette e gru di pace al Sant’Artemio

Stamattina in provincia i due pacifisti tedeschi Brigitte e Wolfgang  Schlupp-Wick sono stati accolti dai consiglieri provinciali di Sinistra Ecologia e Libertà Stefano Dall’Agata  e Luca De Marco, e da Giorgio Granello, sindaco di Ponzano e capogruppo provinciale della Lega Nord, in rappresentanza del presidente Leonardo Muraro, Gabriele Mattiuzzo, in rappresentanza del sindaco di Carbonera, ed Elena Mattiuzzo, in rappresentanza del sindaco di Maserada sul Piave. Sia Ponzano che Maserada sono comuni aderenti al circuito internazionale dei sindaci per la pace, mayors for  peace, nell’ambito del quale si colloca l’iniziativa dei due pacifisti tedeschi.

I coniugi Schlupp-Wick hanno spiegato il senso del loro viaggio, chiedere il disarmo nucleare globale, e l’itinerario percorso in questi mesi.

Assieme alla dichiarazione di pace firmata dal sindaco di Hiroshima, Brigitte ha consegnato a Stefano Dall’Agata una piccola gru di carta. In Giappone la gru equivale alla nostra colomba, simbolo di pace.

Sinistra Ecologia Libertà si trova in sintonia con le richieste degli amici tedeschi. Anche dal congresso nazionale della settimana scorsa è stato ribadito l’impegno di SEL per chiedere che si riprenda per mano la questione del disarmo a livello globale, e della destinazione a scopi umanitari e sociali delle risorse, ancor oggi ingentissime, destinate invece all’industria degli armamenti. il disarmo nucleare da parte delle nazioni occidentali aiuterebbe e rafforzerebbe la richiesta ai paesi che ancora non ne sono dotati, come l’Iran, di non intraprendere la via della costruzione della bomba atomica.

Anche l’Italia continua a destinare miliardi di euro per l’acquisto di armamenti, quando la situazione di crisi richiederebbe invece interventi a favore delle famiglie e dei cittadini in difficoltà. In questo contesto, SEL ribadisce la richiesta che si proceda anche al ritiro delle nostre truppe in Afghanistan, dove in modo sempre più evidente emerge il loro impegno in una situazione di guerra. Continua a leggere


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per la pace, contro il riarmo atomico

Domani, sabato 30 ottobre il gruppo consigliare provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà organizza un incontro-conferenza stampa con Wolfgang e Brigitte Schlupp-Wick, i due pacifisti tedeschi di ritorno da un lungo viaggio verso Teheran, fatto con l’obiettivo di consegnare un messaggio di Pace e contro le armi nucleari del Sindaco di Hiroshima, Tadatoshi Akiba.
Nella parte italiana del viaggio sono supportati dalla rete pacifista italiana, a partire dai Beati Costruttori di Pace di Lisa Clark e Don Bizzotto.
Sinistra Ecologia Libertà accompagna un tratto del loro viaggio e tra le iniziative propone questo incontro con l’Ente Provincia di Treviso, al quale è stato invitato il Presidente Muraro.
pace.jpg

Saranno presenti i due consiglieri del gruppo provinciale Stefano Dall’Agata e Luca De Marco, e Gabriele Mattiuzzo, consigliere comunale a Carbonera, del coordinamento degli Enti Locali per la pace.

L’incontro si terrà nella sala riunione dei gruppi consiliari, adiacente all’ingresso in
sala consigliare, nell’edificio 3 del Sant’Artemio, alle ore 11,30. Continua a leggere


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Israele-Palestina: la pace necessaria


Mercoledì 15 SETTEMBRE
Ore 20.45 presso sala Aldo Moro
Municipio di Carbonera – TV

ENTI LOCALI PER LA PACE

E I DIRITTI UMANI

Coordinamento Provinciale

della Marca Trevigiana

INGRESSO LIBERO

con DON NANDINO CAPOVILLA
Coordinatore nazionale PAX CHRISTI
redattore di ”Bocche Scucite, giornale libero sulla Palestina”


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Testimonianze di Pace per la Palestina

I centopassi di

sinistra ecologia libertà

Castelfranco Veneto

2 settembre 2010 ore 20.45

(sala grande Coordinamento del Volontariato della Castellana, via Verdi 3)

Con:
Giovanna Tonon – Volontaria per la Pace
Stefano Dall’Agata- Capogruppo SEL Provincia Treviso
Lisa Clark – Segreteria Nazionale SEL
Coordina:
Barbara Ferrazzo – Coordinatrice SEL Castellana

Volantino Palestina

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Pace in Bici 2010

https://i0.wp.com/www.beati.org/valentinas/wp-content/uploads/2010/07/Banner_pace-in-bici20105.jpg

6-9 agosto 2010

Trieste – Gorizia – Udine – Pordenone – Aviano
Anche dopo Hiroshima e Nagasaki, le bombe atomiche hanno continuato, sempre più potenti, a esplodere nel ventre della terra e in atmosfera, devastando ambiente e popolazioni locali. L’epidemia di tumori nel mondo è anche conseguenza di tutte le radiazioni sprigionate dai cosiddetti esperimenti e incidenti nucleari. “Strumenti del diavolo”: così vengono chiamate le armi atomiche dagli Hibakusha, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki. Oggi dobbiamo chiamare Hibakusha tutti i colpiti dal nucleare, quelli delle miniere del Niger come i sopravvissuti di Chernobyl, o i malati di tumore per l’uranio impoverito. La maggioranza degli uomini e delle donne del pianeta non vuole le atomiche. Non servono per risolvere nessuno dei grandi problemi dell’umanità: cambiamenti climatici, povertà, fame e sete, desertificazione, crisi mondiale dell’economia e della finanza.
Rimangono un peso enorme per i costi di mantenimento, una discarica mondiale permanente di rifiuti pericolosi (un vero regalo ai bambini che nascono!) e soprattutto una grande ingiustizia nei rapporti tra popoli e tra Stati. Tutti affermano che tengono le atomiche per la deterrenza, cioè per non usarle. Perché allora non toglierle definitivamente? Questa è irrazionalità politica.
Non ne parliamo mai, ma l’umanità in passato ha corso rischi gravi di deflagrazione mondiale a causa di incidenti; oggi il terrorismo, tecnologicamente molto avanzato, può costituire un rischio reale. Prevenirlo significa mettere in sicurezza tutto il materiale fissile e percorrere la strada del disarmo reale, attuando velocemente la promessa di disarmo globale del Trattato di Non Proliferazione (TNP). A fine maggio a New York all’ONU si è conclusa la conferenza di riesame del TNP. Le speranze erano più corpose; le diplomazie, le burocrazie degli Stati sono più lente e timide. Ma qualcosa si muove.
Anche il nucleare civile è agganciato alla tecnologia e allo scambio con il nucleare militare. Le centrali nucleari sono un peso enorme per il futuro e un rischio gratuito in più. È in atto una campagna propagandistica piena di falsità perché vengano accettate anche in Italia.
Agosto è tempo di ferie; può passare di tutto… anche l’impegno per la pace, divertendoci con i compagni di viaggio e con la bicicletta. Quest’anno il giro graviterà su Aviano, visto che Ghedi sembra non essere più sede di bombe atomiche.
Lavoreremo per aumentare il numero di Sindaci per la pace attraversando un territorio che ancora conserva viva la memoria della crudeltà e della miseria della guerra e dove i confini, non di scontro ma, di comunicazione hanno bisogno. Anche per questo, rispetto allo scorso anno le tappe saranno un po’ più brevi, per lasciare più tempo all’incontro e alla condivisione con le persone che incontreremo.

“Beati i costruttori di pace”

Associazione Nazionale di Volontariato – Onlus

Iscritta al Registro Regionale delle OO.VV. (L. Reg. Veneto n° 40/93)
con D.P.G.R. n° 46 del 12/2/98 (N° Classificazione PD0331)

Associata al Dipartimento di Pubblica Informazione delle Nazioni Unite

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