
È un pensiero che trova noi di SEL in forte disaccordo, pensiamo che il lavoratori e le lavoratrici di questo Paese abbiano già dato più che abbastanza, e che i sacrifici vadano piuttosto richiesti a chi in questi anni si è arricchito, anche pagando meno tasse di quelle che erano dovute.
Crediamo che sia poi pura mistificazione il voler contrapporre le pensioni di chi ha fatto una vita di lavoro con le aspettative dei giovani che un lavoro lo cercano, ma non lo trovano.
A tal fine presenteremo al Consiglio Provinciale di Treviso un Ordine del Giorno a tutela dei diritti dei lavoratori e a garanzia del sistema pensionistico.
Per Sinistra Ecologia Libertà Treviso
Stefano Dall’Agata – Resp. Comunicazione
Al Signor Presidente Della Provincia di Treviso
Al Signor Presidente Del Consiglio Provinciale
Ordine del Giorno:
Sistema pensionistico
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TREVISO
PREMESSO CHE:
-
L’Italia ha già varato nel 1995 una riforma pensionistica che la metteva al riparo da una crescita esponenziale della spesa previdenziale, dal momento che nel sistema contributivo la prestazione pensionistica è strettamente dipendente dai contributi versati durante la vita lavorativa e i coefficienti di trasformazione, in base ai quali si calcola l’ammontare della pensione, tengono conto dell’attesa di vita media rendendo indifferente per le casse dello stato l’età di pensionamento.
CONSIDERATO CHE:
-
Il problema non è la sostenibilità economica di quel sistema ma la sua sostenibilità sociale poiché esso si basava sull’idea di carriere lavorative stabili e continuative e su una crescita del PIL di almeno 1,5 punti annui.
-
Il ventilato prolungamento dell’età lavorativa per i lavoratori anziani ridurrebbe le disponibilità di lavoro per i giovani.
CHIEDE AL PARLAMENTO E AL GOVERNO:
-
Ripristinare la flessibilità dell’età di pensionamento dentro un range stabilito come era previsto prima degli ultimi interventi governativi in modo che ciascuno, sia uomo che donna, possa scegliere quando andare in pensione a seconda delle proprie condizioni di vita e di reddito.
-
Modificare i coefficienti di trasformazione diversificandoli a seconda della qualità del lavoro e delle aspettative di vita differenti a seconda del gruppo sociale di appartenenza.
-
Di non intervenire ulteriormente sul sistema pensionistico e di reperire altrove le risorse necessarie al Bilancio dello Stato.
Il ConsigliereLuigi Amendola |