Consiglio Provinciale di Treviso
Discorso di Fine Mandato
Gruppo Sinistra Ecologia Libertà
Il Gruppo Sinistra Ecologia Libertà nasce dal Gruppo Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo formato dai Consiglieri Stefano Dall’Agata (Capogruppo) e Luca De Marco, per poi aggregare il Consigliere Marco Scolese del Gruppo Movimento per la Sinistra.
Abbiamo all’attivo una nutrita azione dai banchi dell’opposizione: molte sono le proposte che hanno portato una pregevole discussione all’attenzione del Consiglio Provinciale, trovando spesso la condivisione, ed anche l’unanimità sul voto di importanti Ordini del Giorno.
Tra le questioni poste sono da segnalare la moratoria per gli impianti di incenerimento di rifiuti speciali, l’acqua come bene comune, le tematiche connesse al mondo del lavoro, con un’attenzione altissima sia per quanto riguarda la sicurezza che le questioni occupazionali (emerse purtroppo prepotentemente con la crisi di fine 2008), il contrasto alla violenza contro le donne, il rispetto del territorio con un lavoro attento durante l’elaborazione del PTCP, con proposte presentate assieme agli altri Gruppi del centro-sinistra che hanno trovato la condivisione con la Giunta e la maggioranza, creando le condizioni per il voto unanime di approvazione.
Negativo è il bilancio che facciamo dei 5 anni della Giunta Muraro, incapace di dare risposte adeguate ai bisogni della Marca. La disoccupazione che in provincia è arrivata al 6%, il doppio di pochi anni fa; con l’impoverimento del sistema produttivo e ombre di crisi su realtà industriali importanti, mentre i timidi provvedimenti anticrisi sono arrivati solo dopo nostre ripetute pressioni.
Il precariato è ormai la norma per entrare o rientrare nel mercato del lavoro, mentre i disabili vengono lasciati a loro stessi con Governo e Regione che tagliano radicalmente i fondi.
Sulla questione della qualità del territorio, dell’aria e dell’acqua e perciò della vita serve un cambio di prospettiva. Va innovato profondamente il nostro modello di sviluppo mettendo al centro dell’attività della prossima Amministrazione altre priorità. No a inceneritori e nuove cave, sì alla differenziata spinta anche a Treviso, sì alla mobilità sostenibile (metropolitana, piste ciclabili, percorsi pedonali), sì all’edilizia sostenibile, a partire da scuole ed edifici pubblici. Più cultura e più attività di ricerca universitaria, ponendo fine alle abnormi le spese per pubblicità e propaganda, riducendo il numero degli assessori ed eliminando il ruolo di capo di gabinetto.
Evitare la prassi del privilegiare le amministrazioni amiche anziché usare criteri obiettivi per tutti. I comuni vanno coinvolti nelle scelte fondamentali del bilancio provinciale, attivando un partecipazione trasparente ed un vero ruolo di coordinamento da parte della Provincia. Si è speso troppo per il Sant’Artemio, e solo per gli uffici.
Queste sono le priorità su cui dovrebbe basarsi il Piano Strategico, insomma qualcosa di diverso dall’attuale che ha prodotto solo chiacchiere e consulenze, costose e, alla luce dei fatti, inutili.